La discarica a Monti dell'Ortaccio s’ha da fare, seppur provvisoria. Il Commissario delegato per il superamento dell'emergenza ambientale nel territorio della provincia di Roma, Goffredo Sottile, ha rilasciato l'autorizzazione integrata ambientale per un impianto provvisorio di discarica a Monti dell'Ortaccio. Qui, per un periodo di trentasei mesi, potranno essere abbancati esclusivamente rifiuti trattati.
La discarica a Monti dell’Ortaccio s’ha da fare, seppur provvisoria. Il Commissario delegato per il superamento dell’emergenza ambientale nel territorio della provincia di Roma, Goffredo Sottile, ha rilasciato l’autorizzazione integrata ambientale per un impianto provvisorio di discarica a Monti dell’Ortaccio. Qui, per un periodo di trentasei mesi, potranno essere abbancati esclusivamente rifiuti trattati.
“Il conferimento dei rifiuti nel nuovo sito potrà avvenire solo dopo la presentazione di un modello idrogeologico redatto da una Università o da un Ente pubblico di ricerca dal quale risulti, inequivocabilmente, l’assenza del pericolo di inquinamento della falda“, si legge in una nota, che informa anche della proroga dell’esercizio della discarica di Malagrotta “al fine del conferimento del rifiuto intrattato per un periodo di cento giorni e del rifiuto trattato per un periodo di centottanta giorni“. Ancora una proroga, come nel peggiore degli incubi. Anche se a quest’ora doveva essere chiusa. Anche se il sindaco di Roma Capitale, Gianni Alemanno, lo aveva promesso addirittura nel 2009.
Ma i cittadini non ci stanno. Circa duecento persone si sono riversate oggi in strada, bloccando per due ore la trafficata via Portuense, all’altezza di via della Magliana, che è rimasta chiusa dalle 11.35 alle 12.30 dall’altezza di via della Muratella in direzione centro. Traffico in tilt e autobus deviati sono la conseguenza più diretta delle proteste dei disperati abitanti della Valle, che lottano per la salute di tutti i romani e dell’ambiente.
Sulla questione rifiuti è intervenuta la presidente dimissionaria della Regione Lazio, Renata Polverini: “la mia posizione la conoscete. Insieme a Pecoraro avevamo individuato un’altra area, poi c’è stata una forte campagna di comunicazione che ha portato di fatto alla sostituzione del prefetto con Sottile. Io non ho mai condiviso la possibilità di andare in proroga con Malagrotta, ne’ tantomeno di insediare una nuova discarica in un’area già ampiamente compromessa sul piano ambientale. Come non la condividevo allora, non l’ho condivisa ieri. Non credo che quella zona meriti un’ulteriore discarica“.
Roberta Ragni