Le neve è ormai caduta su gran parte del nostro paese. Anche Milano quest'anno si è imbiancata. Sarà davvero un bianco Natale, ma cosa accade ai pannelli fotovoltaici quando la neve viene giù al ciel riducendo le prestazioni dei moduli? Mantenerne costante il rendimento, però, è possibile con qualche accorgimento
Cosa fare quando la neve ricopre i pannelli fotovoltaici? Cosa accade ai pannelli fotovoltaici quando la neve viene giù al ciel riducendo le prestazioni dei moduli? Mantenerne costante il rendimento, però, è possibile con qualche accorgimento.
Non è solo colpa delle neve, anzi. Domani sarà la giornata più corta dell’anno, con il giorno più breve rispetto alla notte. Questa tendenza è tipica dei mesi invernali, e ciò comporta una diminuzione delle ore di esposizione ai raggi solari e di conseguenza ad una riduzione delle prestazioni dei moduli. A ciò contribuisce anche la neve, quando ad esempio uno spesso strato di deposita sui moduli o per il cielo fitto fitto di nubi.
Ma ecco alcuni consigli per far sì che il proprio impianto fotovoltaico possa godere della massima efficienza nei mesi invernali. Per capire quando il sistema non lavora al meglio, basta guardare il segnale di funzionamento dell’inverter che dovrebbe lampeggiare quando le condizioni per la produzione di energia non sono ottimali. Poi bisogna andare alle cause, che possono essere la neve depositata sulla superficie del modulo, una nuvolosità intensa oppure ombre indesiderate. In tutte queste situazioni l’energia rinnovabile prodotta non è in grado di alimentare l’impianto e non può essere utilizzata.
Per questo, l’azienda fotovoltaica Canadian Solar ha individuato i possibili effetti che le variazioni climatiche possono avere su un’installazione fotovoltaica:
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Un cielo coperto non consente all’impianto di funzionare in maniera continua e costante.
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Un’inclinazione dei moduli inferiore ai 90° insieme alle lunghe ombre proiettate in inverno dagli edifici circostanti interrompono il processo di trasformazione della luce solare in energia elettrica.
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La neve depositata sulla superficie dei moduli impedisce il buon funzionamento della struttura anche quando l’area esposta ai raggi solari è solo parzialmente coperta.
Cosa fare in questi casi? Armarsi di pazienza è la prima regola da seguire. Poi non occorre tentare di sgelare anche solo in parte la copertura che si è creata, perché l’energia utilizzata per questo processo sarà superiore al rendimento ottenuto. Quando il tempo migliorerà, il sole scioglierà in modo del tutto naturale la neve o il ghiaccio formatosi già dalle prime ore del mattino. Allo stesso tempo, le aree dei moduli non coperte estenderanno il loro calore al resto della superficie continuando il processo di scongelamento.
Un utile consiglio riguarda l’inclinazione dei moduli, che può contribuire ad un’eliminazione più rapida di ghiaccio o neve. In questo caso, la pendenza ideale è maggiore di 30°. Meglio evitare qualsiasi tentativo di rimozione manuale di neve e gelo o l’utilizzo di spray deghiaccianti e sale possono causare danni ai moduli e all’impianto.
Francesca Mancuso
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