Con gli animali domestici in casa, i bambini nostri sviluppano un sistema immunitario più forte. Lo rivela uno studio condotto dal Kuopio University Hospital, in Finlandia, e pubblicato sulla rivista di settore Pediatrics , che spiega come i neonati che vivono in casa con degli animali hanno un terzo di probabilità in più di non ammalarsi.
Avere un paio di vibrisse o una coda scodinzolante in giro per casa non solo fa bene a cuore e arterie, riduce il rischio di contrarre allergie e contrasta l’obesità infantile, ma può abbassare anche il rischio di contarre infezioni per i bambini, proprio perché gli animali domestici li portano a contatto con virus, batteri e allergeni.
È così che i nostri piccoli sviluppano un sistema immunitario più forte. Lo rivela uno studio condotto dal Kuopio University Hospital, in Finlandia, e pubblicato sulla rivista di settore Pediatrics, che spiega come i neonati che vivono in casa con degli animali hanno un terzo di probabilità in più di non ammalarsi.
Meno raffreddori, meno infezioni all’orecchio e quindi un minor uso di antibiotici. “I nostri risultati – spiega l’autore, il ricercatore in pediatria Eija Bergroth – supportano la teoria secondo la quale, durante il primo anno di vita, i contatti tra bambini e animali sono importanti, perché possono indurre una migliore resistenza alle malattie infettive respiratorie durante l’infanzia. È plausibile ipotizzare inoltre che se il cane è spesso fuori casa, si sporchi di più e, inevitabilmente rientrando, introduca nell’ambiente domestico più microbi che finiscono, in qualche modo, con lo stimolare il sistema immunitario del bambino“.
Nella ricerca sono stati coinvolti 397 bambini nati nella parte orientale o centrale della Finlandia tra settembre 2002 e maggio 2005, seguiti fin dalla gravidanza. Sono stati analizzati la frequenza dei sintomi respiratori e delle infezioni, le informazioni sui contatti con animali domestici come cani o gatti durante il primo anno di vita, i diari settimanali e i questionari compilati dalle famiglie. Sulla base di questi dati, i ricercatori hanno determinato che solo il 35% dei bambini aveva trascorso la maggior parte del loro primo anno di vita con un cane e il 24% con un gatto.
Tra loro, però, c’era il 44% in meno delle probabilità di contrarre infezioni, come ad esempio le otiti, e il 29% in meno di necessità di ricorrere ad antibiotici. Insomma, i bambini con animali domestici al loro fianco durante la crescita sono più sani. Ancora dubbi sull’adozione di un nuovo membro della famiglia peloso?
Roberta Ragni
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