Una serra bioclimatica per la riqualificazione verde di Padova

Serra bioclimatica a Padova. Non tutti i progetti di riqualificazione urbana sono uguali. Mentre nella località di Marciano, in Umbria, per modernizzare il centro città si è ritenuto opportuno approvare un progetto che prevede l’abbattimento di alcuni tigli che costituiscono uno dei polmoni verdi della città, in Veneto, nella città di Padova, si è pensato di realizzare una serra bioclimatica per la riqualificazione du una delle zone della città.

Non tutti i progetti di riqualificazione urbana sono uguali. Mentre nella località di Marsciano, in Umbria, per modernizzare il centro città si è ritenuto opportuno approvare un progetto che prevede l’abbattimento di alcuni tigli che costituiscono uno dei polmoni verdi della città, in Veneto, nella città di Padova, si è pensato di realizzare una serra bioclimatica per la riqualificazione du una delle sue zone residenziali.

La serra bioclimatica è stata realizzata da Schüco Italia a Padova, nel quartiere Portello, cercando di rispettare il più possibile l’ambiente e ridando vita ad una zona della città. Si tratta di un’oasi di relax nata per essere un esempio di tecnologia verde in città e per offrire un’occasione di benessere in tutti i giorni dell’anno.

La caratteristica principale della serra consiste nella sua capacità di mantenere al proprio interno un clima primaverile 365 giorni all’anno, riuscendo a coniugare comfort e risparmio energetico. Esso è garantito dalla presenza di particolari finestre e di sistemi per lo sfruttamento dell’energia solare, il tutto accompagnato da un elegante impatto estetico.

La realizzazione della serra si colloca al centro di un intervento di riqualificazione più ampio, che ha previsto principalmente il recupero e la ristrutturazione degli alloggi dell’Ater (l’Azienda territoriale per l’edilizia residenziale della Provincia di Padova) in modo da favorire l’immissione graduale nelle residenze pubbliche di nuove famiglie con caratteristiche sociali e generazionale diversificate.

Accanto alla realizzazione di 120 appartamenti e di 6 laboratori artigianali nati grazie alle ristrutturazioni di edifici già esistenti, è stato inserito il progetto della serra bioclimatica, al fine di sperimentare materiali e tecniche innovative eco-sostenibili. Anche all’interno delle stesse abitazioni sono stati scelti espedienti per garantire il risparmio energetico, accanto ad un giardino pensile gradevole dal punto di vista estetico e utile per la raccolta dell’acqua piovana.

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All’interno della riprogettazione verde del quartiere è stata inserita la serra bioclimatica, costruita seguendo i principi della bio-architettura, che prevedono di avere al suo interno un clima gradevole in estate e un giardino d’inverno nella stagione fredda, disponibile per la realizzazione di iniziative rivolte agli abitanti della città.

La serra bioclimatica è dotata di accurati sistemi di isolamento che la proteggono dalle intemperie e sia di pannelli solari termici, utilizzati per le acque sanitarie e per il riscaldamento radiante a pavimento, che di pannelli fotovoltaici per la produzione di energia elettrica. Un insieme di stratagemmi che la rendono una costruzione a basso impatto ambientale e fruibile lungo tutto il corso dell’anno.

Marta Albè

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