Marta Albè Sea Chair Project. La plastica rappresenta uno dei principali materiali che contribuiscono ad aggravare l’inquinamento di mari ed oceani, riuscendo a portare alla formazione, mese dopo mese, di vere e proprie isole di rifiuti. L’inquinamento acquatico è causato sia dalla presenza visibile di rifiuti veri e propri, sia da ciò che deriva dalla loro degradazione, cioè da residui microscopici che con pazienza possono essere recuperati.
La plastica rappresenta uno dei principali materiali che contribuiscono ad aggravare l’inquinamento di mari ed oceani, riuscendo a portare alla formazione, mese dopo mese, di vere e proprie isole di rifiuti. L’inquinamento acquatico è causato sia dalla presenza visibile di rifiuti veri e propri, sia da ciò che deriva dalla loro degradazione, cioè da residui microscopici che con pazienza possono essere recuperati.
Sea Chair Project, a questo proposito, rappresenta un progetto artistico cha ha sia lo scopo di veicolare l’attenzione sull’inquinamento acquatico causato dalla plastica, sia l’obiettivo di recuperare i materiali inquinanti per trasformarli in oggetti utili. Tre giovani artisti britannici hanno realizzato un macchinario in grado di ridurre i rifiuti plastici in materiali utilizzabili per progetti creativi.
I residui, che possono avere i colori più diversi (i più scuri sono la conseguenza diretta dell’inquinamento causato dal petrolio), vengono raccolti ed utilizzati per la realizzazione di sedie e sgabelli. Kieren Jones, uno dei tre artisti, ha iniziato a raccogliere i rifiuti dopo aver visitato una delle spiagge più inquinate della Gran Bretagna.
Raccogliendo dell’acqua di mare con un secchio, si è reso conto della presenza di particelle galleggianti, ormai minuscole, delle dimensioni di un granello di sabbia, che non erano altro che residui di rifiuti plastici. Il gruppo ha riadattato un macchinario già esistente in modo che potesse rivelarsi utile per la raccolta delle particelle di plastica.
Il macchinario può essere trasportato facilmente su di un’imbarcazione per poter essere utilizzato direttamente al largo ed il trio di artisti si sta già impegnando in questo senso dopo aver ricevuto in prestito una barca da un ex pescatore.
Marta Albè
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