Giornata Mondiale dei Diritti dell'infanzia 2016. Il 20 novembre è la Giornata Mondiale dei diritti dell'infanzia, un'occasione in cui dovrebbero essere ricordati i diritti di coloro che non posseggono ancora sufficienti strumenti per difendersi dai soprusi e dai pericoli provenienti dalla società odierna.
Giornata Mondiale dei Diritti dell’infanzia 2016. Il 20 novembre è la Giornata Mondiale dei diritti dell’infanzia, un’occasione in cui dovrebbero essere ricordati i diritti di coloro che non posseggono ancora sufficienti strumenti per difendersi dai soprusi e dai pericoli provenienti dalla società odierna.
La Giornata internazionale per i diritti dell’Infanzia e dell’Adolescenza è un appuntamento fisso, il 20 novembre di ogni anno, ed è nata per ricordare il momento in cui a New York, il 20 novembre 1989, venne approvata la Convenzione Internazionale sui Diritti dell’Infanzia, atta a tutelare normativamente i diritti di bambini e adolescenti, da quando entrò in vigore il 2 settembre del 1990.
Si tratta di una giornata in cui occorre riflettere ancora più approfonditamente su come i bambini si trasformino spesso in vittime innocenti dell’operato degli adulti. Ogni giorno molti di loro sono uccisi o feriti a causa della guerra e subiscono violenze verbali e fisiche all’interno delle mura domestiche, con conseguenze sulla loro salute futura che potrebbero rivelarsi molto gravi.
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Secondo gli studi infatti, stress precoce, urla e punizioni domestiche troppo severe subite durante l’infanzia possono contribuire all’insorgere di depressione e cancro in età adulta.
“Nonostante vi sia un generale consenso sull’importanza dei diritti dei più piccoli. Ancora oggi molti bambini e adolescenti, anche nel nostro Paese, sono vittime di violenze o abusi, discriminati, emarginati o vivono in condizioni di grave trascuratezza”, spiega Telefono Azzurro.
In tutto il mondo sono migliaia i bambini e gli adolescenti vittime di sfruttamento sul lavoro, costretti a lavorare come se fossero schiavi, a dover abbandonare precocemente le loro famiglie, a non avere l’occasione di ricevere un’istruzione e ad essere strappati alla scuola per trasformarsi in manodopera a basso costo nelle piantagioni di cotone o di cacao e altrove.
Impegniamoci dunque a denunciare gli abusi, a proteggere i minori che vivono accanto a noi, a boicottare le aziende accusate del loro sfruttamento e a sostenere quelle associazioni che in tutto il mondo si occupano di tutelare i diritti dell’infanzia.
Marta Albè