Quello che mangiamo è davvero sicuro e salutare? È la domanda a cui hanno tentato di rispondere Legambiente e il Movimento Difesa del Cittadino, che hanno appena reso noto il nono rapporto sulla sicurezza alimentare, dal titolo Italia a Tavola 2012
Indice
Quello che mangiamo è davvero sicuro e salutare? È la domanda a cui hanno tentato di rispondere Legambiente e il Movimento Difesa del Cittadino, che hanno appena reso noto il nono rapporto sulla sicurezza alimentare, dal titolo Italia a Tavola 2012. Le notizie che emergono dal dossier, che ha preso in esame l’anno 2011 e parte dell’anno in corso, non sono di certo positive.
Mozzarella di bufala prodotta con latte vaccino, olio deodorato e colorato, pesce congelato spacciato per fresco, conserve di San Marzano prodotte da pomodori provenienti da chissà dove, container senza documenti di tracciabilità. Questo e molto altro è stato scoperto lo scorso anno durante i controlli e i blitz effettuati dai carabinieri dei Nas. Lo scorso anno, nel comparto della sicurezza alimentare, i Nas hanno effettuato complessivamente 38.700 ispezioni, il 15% in più rispetto al 2010, che hanno permesso di scoprire: 22.206 infrazioni (+8% rispetto all’anno precedente) di cui 19.093 di valenza amministrativa e 3.113 penale. Durante i primi sei mesi di quest’anno sono stati 17.546 i controlli, con oltre 4,2 milioni di chilogrammi e di litri di prodotti sequestrato per un valore di circa 260 milioni di euro.
Crescono i controlli ma cresce anche il numero di sequestri. Rispetto al 2010 sono stati circa 12 milioni i chilogrammi e litri di prodotti sequestrati (+10%) per un valore di 807.102.493 milioni di euro (+6,6%).
Nel complesso, i controlli effettuati, oltre un milione, hanno portato al sequestro di 24milioni di kg di prodotti per un valore di oltre 840milioni di euro. Prodotti che sarebbero certamente finiti sulle nostre tavole, spacciati per prelibatezze frutto della tradizione italiana. Secondo Legambiente infatti i prodotti tipici e di qualità italiana sono le principali vittime delle truffe a tavola. I prodotti tipici infatti fanno gola ai truffatori del settore agroalimentare, visto che l’Italia vanta 243 denominazioni protette DOP, IGP, STG e oltre 520 denominazioni vitivinicole. Ed ecco quali sono gli alimenti oggetto di truffe e sofisticazioni.
Mozzarella di bufala…di latte vaccino
La mozzarella proprio non trova pace. Dop o non Dop. Di bufala o meno, questo alimento è uno dei più taroccati e contraffatti. Il 2008 fu l’anno delle mozzarelle di bufala alla diossina, l’anno successivo le povere bufale del Casertano furono dopate con la somatotropina, ormone della crescita impiegato per produrre più latte e con effetti cancerogeni sull’uomo. Il 2010 è l’anno delle mozzarelle blu, colorate dall’ormai noto batterio Pseudomonas Fluorescens. Per non parlare delle contraffazioni, che colpiscono soprattutto il marchio Dop della bufala campana. Secondo il dossier Italia a Tavola, le mozzarelle di bufala spesso vengono falsamente qualificate a denominazione, principalmente perché la materia prima, ovvero il latte risulta contraffatto.
Olio miscelato e colorato
Olio extravergine d’oliva. Oro allo stato liquido, se davvero fosse prodotto con olive italiane e non fosse trattato chimicamente. Il nostro oro verde, se solo potesse parlare, avrebbe molto da raccontare, dalle somministrazione di oli di oliva alla ristorazione in contenitori non conformi o etichettati in maniera irregolare fino alle miscelazioni con oli di semi o addirittura colorazioni con la clorofilla e deodorazioni. Un lifting del tutto negativo che serve solo a far credere all’ignaro consumatore che il liquido giallastro che di oliva contiene ben poco, è un olio tutto italiano.
Pesce congelato spacciato per pesce fresco
Mozzarelle e olio non sono le uniche vittime dei criminali della tavola. Anche i pesci sono nel giro della malavita, loro malgrado. Abusivamente decongelati, mitili allevati in acque inquinate, prodotti congelati di provenienza cinese e scaduti di validità, riconfezionati e rietichettati con scadenze prolungate di 18 mesi rispetto all’originale, senza alcuna verifica sulla genuinità e salubrità. Ecco cosa accade loro. Ma non solo. Metalli pesanti, parassiti e contaminanti microbiologici sono tra le principali emergenze segnalate a livello europeo nel 2011 dal Sistema di Allerta. Da una parte vi sono i contaminanti microbiologici quali la Listeria, l’E. Coli e la Salmonella, dall’altra i metalli pesanti, spesso riversati in mare dalle industrie.
Passata di pomodoro San Marzano?
Il re indiscusso della nostra tavola e della dieta mediterranea non può che essere il pomodoro, nelle sue numerose varietà, di cui 500 solo quelle registrate in Italia. Se l’olio era l’oro verde, il sugo di pomodoro è di certo l’oro rosso. Secondo il dossier, questo comparto è preso di mira dai criminali. Come? Con l’utilizzo di etichette contraffatte e il fenomeno dell’italian sounding. Nel corso del 2011, uno dei casi di frodi che ha destato maggiore clamore, è stato quello sulla falsificazione delle etichette del pomodoro “San Marzano dell’Agro sarnese-nocerino DOP”. I Nuclei Antifrodi Carabinieri (NAC), in collaborazione con l’Agenzia delle Dogane di Napoli, hanno rintracciato un flusso di esportazione verso gli Stati Uniti di conserve di pomodoro con false etichette del pomodoro “San Marzano dell’Agro sarnese-nocerino DOP”, pari a circa 34 tonnellate di prodotto. Giusto per citarne uno.
“I dati illustrati in questo rapporto – ha affermato Vittorio Cogliati Dezza, presidente nazionale di Legambiente – evidenziano il grande lavoro svolto dalle forze dell’ordine e dagli enti preposti, per scoprire le frodi e i rischi che minacciano le nostre tavole, la salute e tutto il sistema di produzione agroalimentare di qualità che ci rende famosi nel mondo. Eppure una maggiore sicurezza potrebbe essere ottenuta attraverso l’applicazione di norme più severe sull’etichettatura e sulla tracciabilità dei prodotti alimentari e soprattutto inserendo tempi certi per i procedimenti giudiziari che riguardano le frodi alimentari: effettuare le analisi in tempi rapidi, infatti, permetterebbe di controllare efficacemente la filiera e di risalire alla fase del danno prima che i prodotti adulterati vengano diffusi”.
“I dati del rapporto ‘Italia a Tavola 2012′, sulla sicurezza alimentare del Movimento Difesa del Cittadino (Mdc) e Legambiente, presentati oggi confermano l’ottimo lavoro svolto forze dell’ordine, con ben un milione di controlli e 24 mila tonnellate di prodotti contraffatti che non sono finiti nelle tavole dei cittadini, ma anche la pressione della criminalità che con truffe e alimenti adulterati attenta alla salute pubblica” è stato il commento del senatore del Pd Francesco Ferrante, intervenuto questa mattina alla presentazione del rapporto.
Secondo Ferrante, sarebbe necessaria l’istituzione di un’agenzia nazionale per la sicurezza alimentare che possa “salvaguardare la salute e la produzione agroalimentare italiana unica al mondo“.
Ferrante attacca l’Efsa, l’Agenzia europea per la sicurezza alimentare, accusandola di non essersi dimostrata all’altezza “per la specificità del mercato italiano e per i suoi limiti palesi“. Per questo, secondo il senatore, per scongiurare rischi per la salute dei cittadini e per salvaguardare la preziosa produzione agroalimentare italiana “occorre un cambiamento radicale del suo operato” con “un’agenzia ad hoc per il mercato italiano, oltre l’applicazione di norme più severe sull’etichettatura e sulla tracciabilità dei prodotti alimentari e tolleranza zero per le frodi alimentari”.
Leggi anche: