Pesticidi, erbicidi e campi da calcio. Alcuni mesi fa in Italia era giunta la notizia di una possibile correlazione tra l’impiego di pesticidi per la cura dei campi da calcio all’interno di stadi e palazzetti ed i casi in cui alcuni calciatori professionisti si sono ritrovati ad essere colpiti da SLA. Una preoccupazione simile ora ha destato la preoccupazione di un gruppo di mamme statunitensi nei confronti dei loro figli, piccoli giocatori di calcio.
Pesticidi, erbicidi e campi da calcio. Alcuni mesi fa in Italia era giunta la notizia di una possibile correlazione tra l’impiego di pesticidi per la cura dei campi da calcio all’interno di stadi e palazzetti ed i casi in cui alcuni calciatori professionisti si sono ritrovati ad essere colpiti da SLA. Un allarme simile ora ha destato la preoccupazione di un gruppo di mamme statunitensi nei confronti dei loro figli, piccoli giocatori di calcio.
Questo sabato, alcuni alunni della Riverview Elementary School di Durango, in Colorado, non scenderanno in campo per la consueta partita di calcio. Le loro madri sono venute a conoscenza del fatto che sul campo da gioco questo venerdì verrà effettuato un trattamento che prevede l’impiego di un erbicida contenente almeno due sostanze considerate potenzialmente cancerogene.
I genitori hanno dunque deciso di chiedere il rinvio della partita. Una delle madri, Sheryl McGourty, è convinta che scendere in campo per il proprio figlio possa essere pericoloso questo sabato, in quanto il trattamento a base di erbicidi verrà effettuato soltanto il giorno prima rispetto alla data fissata per la partita. La protesta delle mamme di Durango si è presto diffusa in tutto il Colorado, portando una nuova attenzione sull’argomento.
Secondo Scott Sallee, che si dovrà occupare di applicare l’erbicida sul campo da calcio, le preoccupazioni delle madri sono infondate, in quanto la sostanza asciugherebbe in sole quattro ore e dunque la mattina successiva sarebbe possibile per i bambini giocate in completa sicurezza. Brian Morgan, esperto della University of Minnesota, conferma che non ci sarà alcun pericolo se l’erbicida verrà applicato secondo le istruzioni riportate in etichetta.
Il prodotto in questione, denominato Vessel, è stato definito da Scott Sallee come altamente efficace contro le erbacce, ma meno tossico per l’uomo rispetto alla caffeina o ad un’aspirina. Genitori ed esperti ambientali sono però di parere diverso. Secondo Alex Lu, della Harvard School of Public Health, non ci sarebbero al momento dati sufficienti sulla sicurezza dei prodotti che contengono un mix di pesticidi o erbicidi. Non sarebbe dunque dato conoscere in precedenza gli effetti sulla salute di un prodotto contenente nella propria formulazione tre erbicidi differenti, che agiranno in sinergia. Sulla sicurezza di ogni singolo componente chimico, a parere degli esperti, sarebbe necessario dibattere ancora a lungo, per via dell’assenza di dati certi e di ricerche realmente approfondite.
Sostanze come 2,4-D e mecoprop-p vengono considerate come potenzialmente cancerogene e la loro presenza all’interno dell’erbicida che verrà utilizzato sui campi da calcio adibiti per il gioco dei bambini non ha potuto che destare l’allarme dei genitori. Alcuni studi hanno correlato l’erbicida che verrà utilizzato questo venerdì al fatto che i singoli componenti chimici in esso contenuti potrebbero provocare danni ormonali e coinvolgere cervello, apparato riproduttivo ed altre funzioni dell’organismo.
Un dossier pubblicato questa settimana, con il titolo di “How pesticides are undermining our children’s health & intelligence” ha risollevato l’attenzione generale sull’esposizione ai pesticidi dei bambini, che può avvenire non soltanto quando si trovano su di un campo da calcio, ma anche a scuola, nei parchi pubblici e attraverso l’alimentazione. A parere dell’EPA (Environmental Protection Agency”, inoltre, alcune sostanze contenute in erbicidi e pesticidi sarebbero ancora più pericolose una volta che il prodotto si sia asciugato.
Appare dunque innegabile che i genitori dei bambini di Durango abbiano il diritto di essere preoccupati e di decidere di non permettere ai propri figli di disputare una partita di calcio poche ore dopo il trattamento con erbicidi dei campi da gioco, che viene eseguito durante l’anno a scadenze regolari. È probabiledunque che alcune partite vengano rimandate in futuro per le medesime ragioni di sicurezza. Sarà mai possibile evitare l’utilizzo di pesticidi e erbicidi pericolosi per la cura dei capi da calcio?
Marta Albè
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