Turista per scelta. Il racconto di Francesca in Val di Fiemme (Trentino)
Cavalese – Val di Fiemme. Come ogni anno che si rispetti, io ed il mio compagno ci siamo ritrovati a pensare, ad “architettare”, la nostra vacanza con la solita domanda: “Dove andiamo???”, e con i nostri strumenti preferiti…internet, fantasia, valigie e voglia di viaggiare…viaggiare…viaggiare.
Quest’anno avevamo desiderio di allontanarci dal solito caos delle capitali europee e immergerci nella tranquillità di un paesaggio incontaminato e nel relax più assoluto, che solo la montagna può darti! Tra le varie opzioni che il nostro bel paese ci offre, la scelta è ricaduta sulle valli del Trentino, ed in particolar modo sulla Val di Fiemme ed il suo capoluogo Cavalese.
Dopo aver organizzato nei minimi dettagli il nostro piano di viaggio,rigorosamente in treno, incrociato i dati delle coincidenza dei treni/disponibilità degli hotel, ci armiamo di zaino e scarponi da trekking e partiamo!
I giorno: partenza 07/08/2012
Sveglia molto, molto presto, il viaggio si preannuncia lungo! Alla stazione di Termoli ci attende il primo treno, ore 7:20, e dopo vari cambi arriviamo finalmente alla stazione di Trento alle ore 14:00!
Mh..si respira decisamente già un’altra aria, si gustano altri tipi di paesaggi, si ascoltano altre lingue…è cominciato il nostro viaggio! La nostra meta finale è Cavalese, che con i suoi 3.900 abitanti si estende su un terrazzo soleggiato nel punto più ampio della Val di Fiemme. All’arrivo in hotel ci accolgono con un sorriso ed una ospitalità da rimanere basiti e ammirati di come, se anche ti trovi a chilometri di distanza da casa tua e dopo ore ed ore di viaggio, ti mettano a tuo agio e ti facciano sentire quella sensazione che solo in un ambiente a te familiare riesci a provare. Con il passare dei giorni ci renderemo conto che questa è una caratteristica intrinseca del popolo della Valle!
II giorno: escursioni
Buongiorno Trentino!!!
Siamo curiosi, non vediamo l’ora di salire sul “cucuzzolo” della montagna! Eh si, oggi ci aspetta la scalata dell’Alpe Cermis, montagna appartenente alla catena del Lagorai alta ben 2.250 m.!!!. Dopo aver fatto una ricca colazione assaporando la genuinità di marmellate fatte in casa ed aver preso tutto il materiale occorrente per la nostra escursione, ci dirigiamo verso l’impianto della funivia, situato a pochi metri dal nostro albergo, e cominciamo la salita!
Ed è qui che comincia lo spettacolo più mozzafiato che un uomo possa vedere. Dopo il primo brivido nel salire e nell’essere letteralmente lanciati nel vuoto con la funivia prima, e con la seggiovia poi, arriviamo su, ad un passo dal toccare le nuvole con le dita! Abbiamo raggiunto gli oltre 2.000 m e ci troviamo sulle Alpi!!!
Senza parole, un’aria fresca, sana…che rapisco dentro i miei polmoni, cerco di catturarne il più possibile respirando a pieni polmoni.
Abbiamo raggiunto il Paion del Cermis, quota 2.200 m, ed ora inizia la lunga camminata, con destinazione finale i Laghi di Bombasel.
Seguiamo il sentiero L 03, passando per il punto “Panomarico Lagorai 360” dove ci fermiamo ad ammirare l’intera valle a 360°. Proseguiamo nello scendere la ripida scalinata ed iniziare il sentiero che ci condurrà direttamente ai laghi, dove arriviamo dopo circa 40 minuti di camminata…ma devo dire che ne è valsa proprio la pena! Quello che troviamo davanti ai nostri occhi è un qualcosa di magico…un lago grande, accarezzato da prati verdi, il tutto incorniciato dalle vette del gruppo di Lagorai. Un ottimo posto dove potersi rilassare all’aria fresca e fare un buon picnic, sapendo che intorno a te c’è la pura e semplice ed incontaminata Natura!
Decidiamo di tornare indietro, immettendoci nello stesso sentiero dell’andata, salutando con un velo di malinconia questa quiete, queste cime di montagna così imponenti ma allo stesso tempo così docili che non fanno paura, anzi, che ti coccolano durante la lunga fatica dell’arrivare in cima.
III giorno: Sentiero Avventura
Per la seconda tranche di escursioni decidiamo di scendere giù nel fondovalle, avventurandoci per i numerosi sentieri. Raggiunta la località Doss dei Laresi a quota 1.280 con gli impianti di risalita, ci tuffiamo nel verde di questo posto incantato, alla scoperta delle meraviglie naturali. Seguiamo il sentiero 12 “Alla scoperta dei Monumenti Naturali”, fino ad incontrare “Le Colonne della Casaia“, due abeti affiancati a ciglio strada alti circa 30 metri, sono davvero due grattacieli del bosco! Continuiamo il cammino seguendo le tabelle “Sentiero Avventura”, un antico sentiero utilizzato un tempo dai pastori per portare il bestiame in alta montagna. Ed è qui che mi sento proprio come Indiana Jones alla scoperta del tesoro perduto, tra ostacoli e sentieri stretti da superare, riusciamo ad arrivare giù alla stazione Fondovalle, 850 m.
Ed ammiriamo dal basso con gli occhi rivolti verso l’alto la maestosità di questa montagna, con un pizzico di soddisfazione nell’essere riusciti ad attraversarla quasi tutta attraverso i sui irti sentieri.
IV giorno: Alla scoperta di Cavalese
Per l’ultimo giorno in Trentino, decidiamo di dedicarci alla scoperta della cittadina che ci ospita, visitare i negozietti di artigianato presenti in ogni angolo della città, passeggiare lungo il corso accompagnati dalla musica di alcuni artisti di strada, e raggiungere la località “Pagoda” in cui c’è una vista spettacolare sull’intera valle di Fiemme.
Ma la ciliegina sulla torta è la Cascata di Valmoena, dista circa 4 Km dal centro di Cavalese, ma nel momento in cui ti trovi davanti a questa potenza della Natura, non puoi fare altro che inchinarti al potere di Madre Natura, e rimanere stregati da questa acqua che scende ad alta velocità su di uno strapiombo. Magia.
Il tempo a disposizione per la nostra vacanza all’avventura sta terminando, ma non prima di lasciare qualche dolce ricordo da mettere nello zaino e riportarli a casa, nel caos della città, dei rumori e dei sapori artificiali.
È stata una vacanza all’insegna dei ricordi, come se fosse stato un viaggio nel passato, tornare una bambina che rimane a bocca aperta quando dinanzi a se ha un gigante della natura, o quando sorpresi da un temporale estivo improvviso sei costretta a correre sotto la pioggia, allegra, felice…ma sapendo che a casa torni con un desiderio in più, nell’attesa che si realizzi, dopo aver visto in una notte stellata una stella cadente nel cuore di una valle incantata!
Arrivederci Trentino…
Francesca Miozzi
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