William Ricketts Sanctuary, Australia. Tra la fitta vegetazione della foresta pluviale australiana si nascondono delle inattese sculture che formano un vero e proprio santuario dedicato a rappresentare il legame che gli aborigeni sono riusciti a mantenere con la natura circostante nel corso dei secoli. L’autore di tali opere scultoree è l’australiano William Ricketts (1898 – 1993), che le ha realizzate con l’intento di mostrare al mondo lo speciale rapporto spirituale instauratosi tra la foresta pluviale e gli aborigeni.
William Ricketts Sanctuary, Australia. Tra la fitta vegetazione della foresta pluviale australiana si nascondono delle inattese sculture che formano un vero e proprio santuario dedicato a rappresentare il legame che gli aborigeni sono riusciti a mantenere con la natura circostante nel corso dei secoli. L’autore di tali opere scultoree è l’australiano William Ricketts (1898 – 1993), che le ha realizzate con l’intento di mostrare al mondo lo speciale rapporto spirituale instauratosi tra la foresta pluviale e gli aborigeni.
Alcuni dei suoi lavori di dimensiono minori sono raccolti presso il Powerhouse Museum di Sidney, all’interno del quale è possibile ammirare una delle collezioni firmate dall’artista. Dal 1949 al 1960 egli compì frequenti viaggi verso l’Australia Centrale per vivere a stretto contatto con le popolazioni aborigene appartenenti alle etnie Aranda e Pitjantjatjara, le cui tradizioni e cultura furono le maggiori fonti di ispirazione per le sculture che avrebbe realizzato.
Le sculture prediligono soggetti come uomini, donne e bambini ed appaiono perfettamente in sintonia con il paesaggio circostante, essendo spesso collocate nelle stesse vicinanze degli alberi. Le statue realizzate in argilla presso la località di Mount Dandenomg, nelle vicinanze di Olinda, esprimono la convinzione dell’artista relativa al fatto che ognuno di noi dovrebbe agire in qualità di custode dell’ambiente naturale, proprio come gli stessi aborigeni rappresentati nelle sue opere.
Fonte foto: Tourist Maker
Lo scultore visse per lunghi periodi a diretto contatto con gli aborigeni, che iniziarono a considerarlo come uno di loro e che posarono volontariamente come soggetti delle sue opere, avendo compreso le buone intenzioni di Ricketts.
Lo scultore, che morì all’età di 94 anni, verrà sempre ricordato per la creazione di una collezione di opere scultoree dedicate ad una delle popolazioni che maggiormente è in grado di ricordare al mondo come sia possibile vivere in completa armonia con la natura.