Trivellazioni in Sicilia: attivisti sporchi di petrolio nella scogliera di Scala di turchi (foto)

Continua il tour siciliano di Greenpeace contro le trivellazioni nel Canale di Sicilia "U mari nun si spirtusa". Dopo Mondello, questa mattina i bagnanti presenti sulla bianchissima scogliera di Scala dei Turchi, in provincia di Agrigento, hanno potuto assistere al nuovo blitz degli attivisti "sporchi di petrolio", come simbolo di ciò che potrebbe accadere con uno sversamento di greggio nel mare siculo.

Continua il tour siciliano di Greenpeace contro le trivellazioni nel Canale di Sicilia “U mari nun si spirtusa“. , questa mattina i bagnanti presenti sulla bianchissima scogliera di Scala dei Turchi, in provincia di Agrigento, hanno potuto assistere al nuovo blitz degli attivisti “sporchi di petrolio“, come simbolo di ciò che potrebbe accadere con uno sversamento di greggio nel mare siculo.

Come denunciato dai guerriglieri dell’arcobaleno nel rapporto “Meglio l’oro blu dell’oro nero“, il Canale di Sicilia è nel mirino delle compagnie petrolifere, in particolare sono 29 le nuove richieste di autorizzazioni per perforazioni off-shore, 11 delle quali già concesse.

Un disastro come quello del Golfo del Messico nel nostro Mediterraneo avrebbe effetti devastanti – ricorda Giorgia Monti, responsabile della campagna Mare di Greenpeace Italia – Se si iniziasse a trivellare nel Canale di Sicilia, spiagge meravigliose come questa sarebbero messe a rischio e con esse l’economia delle comunità che vivono sulla costa. Dobbiamo fermare subito i piani dei magnati del petrolio, prima che sia troppo tardi“.

Il tratto tra Sciacca e Gela è tra i più esposti ai rischi essendo quello in cui sono già state approvate già altre 5 richieste di esplorazioni, di queste, due sono in fase finale di autorizzazione nonostante l’opposizione di Greenpeace e dei comitati locali direttamente al Ministero dell’Ambiente.

Troppo spesso associazioni e comitati sono stati lasciati soli contro i poteri forti del petrolio. Gli enti locali, che rivendicano un ruolo di sentinella territoriale, troppe volte non hanno partecipato attivamente a queste battaglie. – continua Giorgia Monti – Chiediamo a tutti, regione, provincie e comuni, di fare il loro dovere per fermare questi progetti e tutelare il territorio“.

Il tour di Greenpeace che va avanti da due settimane ha già raccolto 30 adesioni dei sindaci siciliani per firmare l’appello rivolto al ministro Clini per fermare le trivelle. Potete seguire online il tour sul sito www.notrivelletour.org e aderire alla petizione per chiedere ai sindaci di sottoscrivere l’appello rivolto al ministro dell’Ambiente.

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