L'obbligo di installare dal 1° luglio la protezione di interfaccia (SPI) sta mettendo in difficoltà il settore del fotovoltaico
Il Quinto conto energia, insieme alla norma CEI 0-21 potrebbero mettere a rischio migliaia di progetti ed investimenti già avviati. Lo ha denunciato Gifi-Anie, sottolineando che l’entrata in vigore della versione 06-2012 della Norma CEI 0-21 fissata dall’Aeeg per il 1° luglio 2012, sta creando non poche difficoltà sia agli utenti che alle aziende produttrici.
Di recente, l’Autorità per l’energia elettrica ed il gas ha fissato con la delibera 84/2012/R/EEL la data di entrata in vigore della versione 06-2012 della Norma CEI 0-21 per il 1° luglio. In cosa consiste? Tra le altre disposizioni introdotte, le nuove regole hanno aggiunto l’obbligo per gli utenti attivi che collegano un impianto fotovoltaico con potenza superiore a 6 kW alla rete elettrica in bassa tensione (BT) di installare obbligatoriamente la protezione di interfaccia (SPI) dedicata ed esterna all’inverter. Un ulteriore sistema di sicurezza, contro gli sbalzi di tensione.
Nulla di strano, ma il momento non è proprio quello adatto all’introduzione di soluzioni di questo tipo. In primo luogo, l’obbligo di installare la SPI ne comporta una grande richiesta, tanti quanti sono gli inverter. Materialmente però non ne esiste una tale quantità visto che non sono molte le aziende che le producono. Ma allora cosa accadrà agli impianti che hanno già fatto richiesta degli incentivi col Quarto conto energia ma che non possono completare l’allaccio alla rete elettrica perché impossibilitati a trovare la SPI, ormai obbligatoria?
E qui si è accesa la miccia. Qualora gli impianti non riuscissero ad allacciarsi alla rete entro la fatidica data del 27 agosto col Quarto conto energia, saranno costretti ad accontentarsi del Quinto, con incentivi ridotti rispetto al precedente sistema.
Il Presidente Gifi-Anie Valerio Natalizia si è fatto portavoce del malcontento degli operatori del settore: “Stiamo registrando tra i nostri associati e affiliati sul mercato questi apparecchi in quanto le aziende produttrici sono ancora poche. Tali apparecchiature sono disponibili in numero tale da non riuscire a coprire le richieste del mercato del fotovoltaico.”
Secondo Gifi-Anie, sono centinaia gli annullamenti di ordini di moduli e inverter registrati dalle aziende a causa dell’impossibilità di trovare le interfacce necessarie per la connessione alla rete. Per questo, l’associazione ha richiesto all’Aeeg una proroga dell’obbligo: “Siamo fiduciosi che l’Autorità non resterà impassibile di fronte a questa grave criticità”,dice Natalizia. “Come Gifi-Anie abbiamo già da tempo chiesto e recentemente ribadito la necessità di una deroga temporale all’entrata in vigore della Norma CEI 0-21 e dell’allegato A70 del Codice di Rete di Terna nelle parti che riguardano i sistemi di protezione di interfaccia per gli impianti da connettere in bassa tensione.”
Un nuovo ostacolo per il mercato del fotovoltaico italiano?
Francesca Mancuso