La terapia del gelato. Il gelato non è solo buono, ma anche terapeutico per il nostro umore, perché aiuta a combattere malinconia e insofferenza, stanchezza mentale e fisica, tirando su il morale!
La terapia del gelato. Il gelato non è solo buono, ma anche terapeutico per il nostro umore, perché aiuta a combattere malinconia e insofferenza, stanchezza mentale e fisica, tirando su il morale!
A rivelarlo è uno studio promosso da Antica Gelateria del Corso, che evidenzia come le creme fredde di vari gusti offrano benefici al palato, ma soprattutto alla mente. Gustare un buon gelato trasmette piacere psicofisico (31%), fa tornare all’infanzia (27%), emoziona (24%) e le sensazioni variano in base ai gusti scelti!
Qualche esempio?
Il cioccolato e il bacio possono tirare su il morale di chi è sotto tono, le creme colorate come l’amarena, il pistacchio o i gusti esotici sono consigliati a chi cerca relax, il caffè o il tiramisù sono ideali per chi vuole ricaricarsi, mentre la panna è indicati a coloro che vogliono consolarsi dopo una giornata di arrabbiature e grattacapi.
Ma a supporto dei risultati emersi da questo studio ci sono altre indagini internazionali effettuate negli anni scorsi, che confermano i benefici psicologici del gelato!
Secondo gli esperti dell’Institute of Psychiatry di Londra, mangiare il gelato trasmette al cervello la stessa sensazione di piacere di quando si ascolta la propria musica preferita, ma anche in questo caso ci sono percezioni e reazioni diverse a seconda dell’età!
Ad esempio gli over 40 trovano nel gelato una golosa ricompensa dopo una giornata di lavoro intenso e faticoso, mentre gli adolescenti considerano le dolci creme fredde come un rifugio in cui consolarsi in seguito ad un dispiacere sentimentale.
Ma il gelato (proprio come la pasta al forno a base di pomodoro, carne e besciamella) riesce a scatenare una reazione chimica in grado di riportarci indietro nel tempo, all’infanzia.
“Il gelato – ha fatto sapere Francesca Saccà, Psicologa e psicoterapeuta – permette ad una fascia media d’età di tornare all’infanzia”.
Ma anche il formato scelto ha le sue implicazioni psicologiche!
Secondo gli esperti, chi sceglie una coppa ha il bisogno di ritagliarsi dei momenti di relax tutti per sé (41%), il cono è invece scelto da chi cerca condivisione (36%), evasione (32%) e conferme negli altri (25%); mentre lo stecco è tipico di chi vuole vivere emozioni forti ed intense, da gustare rapidamente.
E allora perché non provare a farlo in casa anche senza gelatiera con ingredienti buoni e salutari?
Verdiana Amorosi
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