San Francisco sta per trasformarsi in una delle città più all’avanguardia del mondo per quanto concerne l’autosufficienza alimentare. Grazie ad una nuova legislazione approvata negli scorsi giorni, infatti, gruppi di contadini potranno appropriarsi di aree e terreni abbandonati a se stessi, tetti e terrazze, al fine di dare inizio ad opere per la realizzazione di nuovi orti urbani nei quali coltivare frutta e ortaggi di cui la popolazione cittadina potrà cibarsi.
Lì dove c’era cemento, oggi c’è un orto. San Francisco sta per trasformarsi in una delle città più all’avanguardia del mondo per quanto concerne l’autosufficienza alimentare. Grazie ad una nuova legislazione approvata negli scorsi giorni, infatti, gruppi di contadini potranno appropriarsi di aree e terreni abbandonati a se stessi, tetti e terrazze, al fine di dare inizio ad opere per la realizzazione di nuovi orti urbani nei quali coltivare frutta e ortaggi di cui la popolazione cittadina potrà cibarsi.
Pare ci sarà modo di recuperare anche zone interessate dalla presenza di cemento, che potranno essere smantellate ed utilizzate per la coltivazione o per attività produttive legate al mondo alimentare, nel caso dovessero risultare adatte a tale scopo. Tra le promotrici delle nuove regole che permetteranno la diffusione dei nuovi orti urbani a San Francisco vi è Laura Tam, appartenente all’associazione nonprofit San Francisco Planning + Urban Research Association (SPUR).
Laura Tam ha definito l’entrata in vigore dei nuovi regolamenti come una magnifica opportunità in vista della realizzazione di obiettivi legati ad una maggiore sostenibilità della vita in città. Inoltre, pare che San Francisco sia ricca di ambientalisti e di cultori della sana alimentazione e dei prodotti a chilometri zero, che, se non parteciperanno direttamente alla realizzazione degli orti, potranno certamente trasformarsi nei primi consumatori del raccolto che da essi verrà ottenuto.
La nuova legislazione permetterà di rendere legale e di facilitare la produzione e la vendita di alimenti prodotti sul territorio di San Francisco. Permetterà inoltre di ridurre le trafile burocratiche che scoraggiano coloro che, dotati di attrezzi e di buona volontà, vorrebbero trasformare i terreni abbandonati in nuove opportunità per la realizzazione di orti grazie ai quali avvicinarsi all’autosufficienza alimentare. Si prevede inoltre che vengano destinati dei fondi da parte delle organizzazioni cittadine per offrire supporto a tenute agricole già esistenti. Vi saranno inoltre incentivi per i proprietari di terreni vacanti che decideranno di permettere che essi vengano utilizzati per attività agricole comunitarie.
Ciò non potrà che contribuire alla crescita del numero di orti urbani già presenti sul territorio di San Francisco, con campi che vengono coltivati sia su zolle pubbliche che su terreni privati, che prevedono spesso la presenza di alberi da frutto, oltre che di aree coltivate ad ortaggi. Tra i partecipanti all’iniziativa vi saranno certamente i coltivatori di Alemany Farm, che sono ben coscienti di come sia impossibile dare vita a campi di grano nel centro città, ma anche di come sia semplice avviare orti urbani su misura a seconda delle situazioni. Presto dunque, compariranno orti urbani comunitari a beneficio di tutti i cittadini, che potranno così gustare prodotti freschi e di stagione, davvero a chilometri zero.
Marta Albè