Ritrovarsi la cifra del canone Rai nella bolletta elettrica. La proposta ha acceso le polemiche
Pagare il canore Rai è un obbligo che a molti contribuenti/spettatori va ancora indigesto. Ma per combattere l’evasione della tassa sulla TV di Stato, sembra che si stiano valutando misure drastiche per fornire nuova un sostegno adeguato ad Anna Maria Tarantola, designata Presidente della Rai dal nuovo consiglio di amministrazione, per risollevare le sorti della società di Viale Mazzini.
Come fare per “costringere” gli italiani a pagare l’odiata tassa? La soluzione, per molti poco democratica e coercitiva, consiste nel riscuotere l’imposta per il finanziamento della Rai attraverso una percentuale inserita nella bolletta elettrica.
Una nuova strategia per risolvere l’attuale problema legato all’evasione del canone. Ma per molti è una sorta di ricatto. Beppe Grillo, dal suo sito, ha inquadrato la vicenda sotto un altro punto di vista. Come dire, se in futuro non paghi il canone RAI ti taglieremo la corrente lasciandoti al buio.
“Pagare il servizietto pubblico ai partiti diventerà così un obbligo che nessuno potrà più eludere” accusa il leader del Movimeno 5 Stelle che accusa: “Invece di tagliare i costi della ‘Conigliera RAI‘ dove centinaia di persone sono tra loro mogli, mariti, figli, fratelli, nipoti, cognati, occupata dai partiti e con bilanci rossi fuoco, si vuole imporre un pizzo agli italiani per ‘recuperare’ 5/600 milioni” dice Grillo.
La cifra fa parecchio gola al Governo Monti, che non sarebbe disposto a rinunciarvi, a costo di lasciare al buio gli italiani che non pagheranno. Si parla infatti di circa 500 milioni di euro l’anno che vengono a mancare dalle casse della Rai perché non pagate. Ad essa vanno aggiunti anche i 900 milioni che dovrebbero arrivare dagli abbonamenti speciali.
La morsa del Governo va contro corrente. Letteralmente.
Francesca Mancuso