Lennox è morto. A niente sono serviti gli appelli e le proteste. Parla la famiglia di Lennox, che affida la triste notizia a un twitt da 140 caratteri: "il nostro bellissimo, innocente e coraggioso ragazzo verrà ucciso alle 07 di questa mattina dal Belfast City Council. Perché?". Una domanda che si perde nel silenzio assordante che segue questa dolorosa comunicazione.
Lennox è morto. Alla fine è stato ucciso. A niente sono serviti gli appelli e le proteste. Parla la famiglia di Lennox, che affida la triste notizia a un twitt da 140 caratteri: “il nostro bellissimo, innocente e coraggioso ragazzo verrà ucciso alle 07 di questa mattina dal Belfast City Council. Perché?“. Una domanda che si perde nel silenzio assordante che segue questa dolorosa comunicazione.
Lennox non ce l’ha fatta, la voce si diffonde sul web, l’hashtag #savelennox spopola su twitter, in un misto di amarezza, indignazione e sorpresa. Eppure, già ieri sera una nota della famiglia sulla pagina facebook suonava come una conferma della condanna a morte: “vorremmo cogliere l’occasione per ringraziare di nuovo tutti voi per i vostri messaggi di sostegno. Siamo spiacenti di comunicare che il Belfast City Council sembra intenzionato davvero a uccidere il nostro ragazzo. Nonostante ci fosse stato assicurato in un primo tempo, ci hanno negato la possibilità di dirgli addio. Ci hanno anche detto che non possiamo raccogliere il suo corpo e portare a casa Len. Siamo stati comunque informati che riceveremo “alcune” delle sue ceneri per posta“.
Ma Lennox è stato davvero assasinato? Manca la conferma ufficiale, dicono gli utenti. A rispondere loro è poco dopo un comunicato ufficiale del Council stesso, che fa sapere: “ il cane Lennox, appartenente alla tipologia illegale di pitbull terrier, è stato umanamente soppresso. Questo in accordo con l’Ordine della Corte della Contea riaffermato dalla Corte d’Appello dell’Irlanda del Nord“. La speranza è morta insieme a Len. “Il Consiglio degli esperti ha descritto il cane come uno dei più imprevedibili e pericolosi che avesse mai incontrato“, prosegue la nota che tenta di giustificare questa orrenda esecuzione come necessaria “per la sicurezza e l’ordine pubblico“.
Non sono bastate le minacce di boicottaggio turistico, la pressione internazionale e quella nazionale, con la richiesta di graziare Lennox arrivata anche dal Primo Ministro dell’Irlanda del Nord. Il Belfast City Council è stato irremovibile. Una presa di posizione davvero assurda e incomprensibile. Talmente surreale da far montare nuovamente il dubbio più volte espresso dalle testate internazionali: e se Lennox non fosse stato liberato perché, in realtà, era già morto? Si tratta di una domanda che probabilmente resterà per sempre senza risposta, così come non si saprà mai cosa avrà provato questo “pericolosissimo cane assassino”, strappato brutalmente prima alla sua famiglia umana e poi alla vita. Riposa in pace, Len.
Roberta Ragni