I cinesi hanno clonato un intero paesino austriaco. Si tratta della cittadina di Hallstatt, celebre per sue case color pastello costruite in riva al lago: talmente grazioso e a misura d'uomo da essere stato incluso nel patrimonio UNESCO. Talmente bello, green e turisticamente attraente che i cinesi hanno deciso di copiarlo totalmente, riproducendo l'impianto urbanistico e la sua architettura per costruirne una copia identica nella provincia meridionale di Guangdong.
I cinesi hanno clonato un intero paesino austriaco. Si tratta della cittadina di Hallstatt, celebre per sue case color pastello costruite in riva al lago: talmente grazioso e a misura d’uomo da essere stato incluso nel patrimonio UNESCO. Talmente bello, green e turisticamente attraente che i cinesi hanno deciso di copiarlo totalmente, riproducendo l’impianto urbanistico e la sua architettura per costruirne una copia identica nella provincia meridionale di Guangdong.
Ad eseguire i lavori è stata la China Minmetals Corporation, per un costo complessivo di 940 milioni di dollari e un anno intero di lavori.
Alla faccia della biodiversità, della tipicità e dell’autenticità culturale!
Ma c’è di più: oggi il paesino clone – identico all’originale almeno nell’estetica – è aperto ai visitatori ed è diventato quindi una vera e propria attrazione turistica. E non solo.
Le case del villaggio cinese infatti sono state messe recentemente in vendita per 9000 yuan per metro quadrato, ovvero circa 1130 euro al mq.
Ma come l’avranno presa gli abitanti “originali” del paesino austriaco?
Non bene a quanto pare.
Secondo alcuni cittadini intervistati dalle TV cinesi, nei mesi scorsi ci sarebbe stata una squadra di spie cinesi che – abilmente mescolata ai turisti – ha scattato fotografie per immortalare la cittadina in ogni dettaglio e quando hanno saputo del progetto di clonazione sono rimasti alquanto delusi, soprattutto perché nessuno li aveva avvertiti.
Neanche il sindaco di Hallstatt, Alexander Scheutz, che una volta appreso il progetto di clonazione aveva subito esternato una sua forte preoccupazione: i cinesi avrebbero sicuramente copiato tutto. E così è stato.
“Non penso sia stata una buona idea. – ha detto un abitante locale alla TV cinese NTD – Hallstat è semplicemente unica, centro ricco di cultura e tradizione: cose di questo tipo non possono essere copiate. Ho dato un’occhiata alla relazione e dalle foto la copia sembra oltretutto diversa. Penso che tutto questo sia inaccettabile“.
E come si concilia il paesaggio alpino ricreato artificialmente con il clima della provincia cinese?
Evidentemente male, perché da queste parti le temperature di Hallstatt lasciano spazio ad un clima subtropicale, con tutte le relative conseguenze sul paesaggio, la natura, l’ambiente e la biodiversità.
Insomma, anche questa volta i cinesi hanno copiato e lo hanno fatto male ignari che ci sono cose, come l’identità culturale, che non si possono replicare ovunque!
Verdiana Amorosi