Emergenza rifiuti Roma: continuano le proteste contro la discarica a Piano dell’Olm (Riano)

Proteste contro la scelta del sito per la nuova discarica di Pian dell'Olmo. E mentre Sottile minaccia l'arrivo dell'esercito, Clini cerca di placare gli animi

Emergenza rifiuti a Roma, una telenovela su cui non appare mai la parola fine. Il nuovo Commissario Sottile, subentrato a Pecoraro dopo le dimissioni, è pronto a schierare l’esercito pur di fermare le proteste contro la scelta del sito di Pian dell’Olmo per la nuova discarica dell’era post Malagrotta.

Certamente non invoco l’impiego delle forze dell’ordine o tantomeno dell’esercito. Ma se purtroppo ci sarà bisogno del loro intervento, immagino che ci sarà ha detto all’Adnkronos Goffredo Sottile, commissario straordinario dei rifiuti a Roma. “I provvedimenti adottati vanno fatti rispettare, siamo in uno Stato democratico e serio. Mi rendo conto dello stato d’animo delle persone ma mi rendo purtroppo conto anche della disinformazione che circonda la cultura del rifiuto. Purtroppo appena si cerca di fare qualcosa insorge subito il ‘comitato del no‘ e la situazione si complica“.

Il Comitato del No, così definito da Sottile racchiude al suo interno, comitati, cittadini e primi cittadini di Riano e dintorni che si sono fermamente opposti alla scelta della cava di Pian dell’Olmo.

Dopo il blocco della Via Tiberina, il Comitato Rifuti Zero Riano ha spiegato i vari motivi per cui il sito scelto non sia adatto ad ospitare la nuova discarica: “La piccola cava dove da anni vi è un Poligono di tiro e che quindi andrebbe bonificato alla stregua dei siti militari scartati, è idrogeologicamente (non ci sono 80 metri di argilla sotto, ma tufo friabile e frammentato) inadatto e privo di barriera naturale e a tal proposito il ministro Clini disse di non voler andare in deroga, non a caso anche il prefetto Pecoraro lo aveva scartato testualmente“.

In effetti, Pian dell’Olmo, tra le tante proposte era da escludere secondo le indicazioni fornite ad aprile dal Ministero a causa di problematiche sarebbero di natura idrogeologica, insieme a Corcolle e Riano Quadro Alto. Tali siti erano stati giudicati non compatibili col progetto della discarica, almeno fino a prova contraria, cioé finché non fosse stata dimostrata la “realizzabilità, stabilità e convenienza anche economica di barriere impermeabili ingegnerizzate per evitare rischi alle aree limitrofe“.

Spiega il Comitato: “Se vogliamo perdere tempo scegliamo Pian dell’Olmo, ci sono dei vincoli dell’autorità di bacino del Tevere, paesaggistici e archeologici, sopra la cava sorge una torre medievale ‘Procoio Vecchio’, la distanza dai centri abitati è assolutamente proibitiva, vi è il centro residenziale di ‘Colle Romano’ e un residence di circa 20 ville a duecento metri nel giro di 1 km copre gran parte del centro abitato di Riano, Belvedere, Monte Porcino, viale Parigi”.

E Clini tenta di placare gli animi ricordando che in ogni caso “la discarica per i rifiuti di Roma dovrà essere sicura e transitoria e ha precisato che “l’eventuale discarica di Pian dell’Olmo potrà essere autorizzata soltanto sulla base di un progetto che assicuri il superamento delle criticità già evidenziate nel rapporto del ministero dell’Ambiente il 26 aprile, criticità relative in particolare alla sicurezza idrogeologica del sito“.

Francesca Mancuso

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