L’Environmental Working Group (EWG) statunitense si sta impegnando a fare luce sull’effettiva pericolosità degli ingredienti che compongono detergenti e detersivi per la casa comunemente in vendita negli Usa con la pubblicazione di una lista nera dei prodotti maggiormente incriminati per via della tossicità degli ingredienti impiegati per la loro formulazione. La lista, denominata Cleaners Hall of Shame, anticipa il lancio online di un database interamente dedicato all’individuazione di quali prodotti sarebbe meglio evitare per non mettere a rischio, più o meno accidentalmente la propria salute.
L’Environmental Working Group (EWG) statunitense si sta impegnando a fare luce sull’effettiva pericolosità degli ingredienti che compongono detergenti e detersivi per la casa comunemente in vendita negli Usa con la pubblicazione di una lista nera dei prodotti maggiormente incriminati per via della tossicità degli ingredienti impiegati per la loro formulazione. La lista, denominata Cleaners Hall of Shame, anticipa il lancio online di un database interamente dedicato all’individuazione di quali prodotti sarebbe meglio evitare per non mettere a rischio, più o meno accidentalmente la propria salute.
Il problema non riguarda unicamente gli Stati uniti, come si potrebbe facilmente pensare, ma potrebbe toccare anche l’Europa, Italia compresa. Alcuni dei prodotti incriminati infatti apparterrebbero a marchi ampiamente pubblicizzati anche nel nostro Paese, dei quali sarebbe dunque opportuno controllare attentamente la formulazione, nel caso li si possegga e li si stia utilizzando attualmente. Ci riferiamo in particolare a Finish, Febreze, Glade e Air Wick.
L’EWG ha già dato vita in precedenza al database Skin Deep, volto ad approfondire in maniera dettagliata il contenuto dei prodotti cosmetici. Più di 2000 prodotti di 2000 marchi diversi sono stati analizzati da gruppi di ricerca indipendente al fine di testarne qualità, proprietà e composizione. L’obiettivo è quello di orientare i consumatori verso scelte più consapevoli al momento dell’acquisto. Uno strumento simile è presente anche in Italia. Si tratta del Biodizionario, tramite il quale è possibile verificare online quali siano i componenti dei nostri prodotti cosmetici, da quali sostanze siano stati derivati e quale sia il loro impatto sull’ambiente.
La lista nera relativa ai prodotti per la pulizia della casa compilata dall’EWG ha messo in luce come alcuni prodotti “green” di nome ma non di fatto contenessero sostanze irritanti come il 2-butoxyethanol, un solvente estremamente pericoloso in grado di provocare gravi irritazioni agli occhi. Ciò che è sorprendentemente emerso dalle analisi effettuate per la compilazione della lista è che prodotti dichiaratamente green, atossici ed innocui spesso possono contenere sostanze potenzialmente pericolose sia per la nostra salute che per l’ambiente.
Per questo motivo, ogni prodotto appartenente alla lista stilata dall’EWG è accompagnato da una descrizione volta a mettere in guardia i consumatori e ad invitarli a controllare attentamente gli ingredienti della loro composizione prima dell’acquisto. Come fare per mettersi al riparo da prodotti non propriamente innocui? Semplicemente rinunciando al loro acquisto e autoproducendo da sé i propri detersivi per la casa, utilizzando ingredienti semplici ma efficaci come limone, sale ed aceto. A questo proposito, vi potrà essere utile consultare la nostra guida alle pulizie ecologiche con detergenti fai-da-te.
Marta Albè