In un paesino del sassarese, Tula, gli abitanti non pagheranno l'Imu grazie all'eolico
Eolico. Le fonti pulite fanno risparmiare. Anche sulle tasse: a Tula, piccolo paesino della provincia di Sassari, l’energia prodotta grazie al vento ha permesso ai cittadini di non pagare l’IMU.
Spazzata via dalla forza del vento, la famigerata tassa sulla casa non graverà sulle tasche dei 1600 abitanti di Tula. E tutto grazie ai ricavi che il Comune ottiene attraverso il suo parco eolico.
Sui monti di Sa Turrina Manna (La torretta grande), a 5 chilometri da Tula e altrettanti da Erula, sorge l’omonimo parco eolico, che ha una capacità di 90 MW, ed è in grado di provvedere al fabbisogno di energia elettrica di circa 65 mila famiglie. E oggi è al massimo della sua capacità.
Ma l’anima verde di Tula è, comunque, in espansione. Adesso il Comune punta sul solare termico. “Diamo un contributo del 45% a chi installa pannelli solari per scaldare l’acqua di casa: spendi 5 mila euro? Il Comune te ne dà 2.250“, conclude il sindaco. “Il nostro Comune è piccolo, ma proviamo a pensare in grande. A Roma quante case potrebbero avere l’acqua calda scaldata con l’energia solare?“.
Il sindaco, Andrea Becca, ha raccontato al Corriere i suoi progetti e quelli della Giunta comunale del piccolo centro sardo a favore delle energie pulite: “Tula ha accettato una scommessa: credere nelle energie rinnovabili. Già la giunta precedente aveva dato il via al parco eolico, che oggi rappresenta il 12-13% dei proventi comunali” spiega il sindaco. “Dall’eolico incassiamo 400 mila euro all’anno, su un bilancio di 3.200.000. Quelle entrate le abbiamo investite tutte in politiche sociali e ambientali, ma quest’anno ci siamo guardati in faccia e abbiamo ragionato su come far risparmiare le famiglie. Visto che la legge ce lo consentiva, dopo aver dato un’occhiata alle rendite catastali, abbiamo ridotto l’aliquota dal 4 al 2 per mille e contemporaneamente aumentato la detrazione sull’Imu da 200 a 400 euro da aggiungere alle detrazioni per i figli a carico per 50 euro per ciascun figlio. In questo modo abbiamo neutralizzato l’Imu“.
Fatti quattro conti, il Comune è riuscito a non far spendere ai suo abitanti l’onerosa cifra, grazie alla rendita ricavata dal parco eolico. Ma a Tula non si accontentano. Dopo aver sperimentato che le energie rinnovabili, oltre a fare bene all’ambiente, aiutano a far quadrare i conti, il Comune punterà sul solare termico: “Diamo un contributo del 45% a chi installa pannelli solari per scaldare l’acqua di casa: spendi 5 mila euro? Il Comune te ne dà 2.250“. Un ottimo esempio, non trovate?
Francesca Mancuso