Gli studenti di un istituto romano sperimentano sulla fusione fredda
La fusione fredda è un gioco da ragazzi. Rossi ci sarebbe riuscito col suo E-Cat ma anche gli studenti dell’Istituto di Istruzione Superiore “Leopoldo Pirelli” di Roma hanno realizzato un reattore sperimentale di cui è già stata depositata domanda di brevetto.
Realizzato all’interno del progetto interdisciplinare “Il sole in laboratorio“, finanziato in parte dalla Fondazione Pirelli, lo studio portato avanti dagli allievi dell’istruzione tecnica – settore tecnologico- indirizzo Costruzioni, Ambiente e Territorio, è una sperimentazione didattica per approfondire il tema delle nuove tecnologie riguardanti il settore energetico.
Ieri, si è svolto il convegno di presentazione del progetto, durante il quale gli studenti insieme ai loro insegnanti hanno mostrato l’esperienza didattica svolta sui i risultati in termini di “rese energetiche ottenute e di standard organizzativi e di sicurezza sviluppati“. Ma è anche stata effettuata nel laboratorio di fisica l’accensione “live” del reattore.
Davvero è così semplice realizzare la fusione fredda? Non proprio. Quello che insegnati e ragazzi hanno fatto è stato realizzare un’apparecchiatura sperimentale, di cui però è stata depositata domanda di brevetto, che possa però essere adottata da altri istituti “per condurre in sicurezza e con flessibilità analoghe sperimentazioni“.
Al momento si tratta di sperimentazioni. Non corriamo. Ma chissà che dall’idea dell’istituto romano non possa nascere lo spunto per realizzare uno strumento che possa produrre energia pulita e illimitata a basso costo.
Francesca Mancuso