Quinto Conto Energia: le ricette salva-fotovoltaico proposte agli Stati generali delle rinnovabili

In attesa che oggi pomeriggio si riunisca la conferenza Stato-Regioni,agli stati generali delle rinnovabili le associazioni hanno avanzato le loro proposte per il fotovoltaico e le rinnovabili

Quinto conto energia, metterà davvero a rischio il futuro del fotovoltaico? Dopo la protesta degli addetti ai lavori che ieri hanno manifestato a Piazza Montecitorio, oggi è tempo di guardare avanti e di cercare una soluzione che, applicata al nuovo sistema di incentivi, possa salvaguardare la filiera produttiva nazionale.

Il Comitato IFI (Industrie fotovoltaiche italiane), che aggrega le principali aziende italiane produttrici di celle e moduli fotovoltaici, ieri a Roma, in occasione degli Stati Generali delle Rinnovabili e dell’Efficienza Energetica, ha presentato la propria “ricetta salva-fotovoltaico“, che si articola attorno a tre punti:

  • premio Made in Europe;

  • promozione della ricerca e sviluppo in soluzioni innovative;

  • semplificazione del registro.

Nel dettaglio, secondo il comitato IFI, il Quinto conto energia dovrà favorire lo sviluppo della filiera produttiva nazionale ed europea dell’energia solare, oggi minacciata da una competizione extraeuropea. Come fare allora per garantire alla produzione nazionale lo spazio che merita? La soluzione è il mantenimento del premio Made in Europe, grazie al quale saranno corrisposti 5 centesimi di euro/KWh per gli impianti fotovoltaici almeno per l’80% realizzati con componenti nazionali ed europee. “Basti pensare che i produttori italiani si sono dotati di una capacità produttiva di circa 1,5 GW e che dei circa 6 GW installati nel 2011, solamente 400 MW provengono da industrie Made in Italy” spiega il Comitato IFI. Ciò vuol dire che sono state principalmente le aziende extra-europee ad averusufruito degli incentivi disposti dal Governo italiano.

Alessandro Cremonesi, Presidente del Comitato IFI, ha commentato a tal proposito: “Stiamo comunque parlando di un comparto produttivo, quello della produzione di celle e moduli fotovoltaici, che genera occupazione per oltre 2.000 addetti. Tutti messi a rischio se non si provvederà ad inserire nel Decreto V Conto Energia misure sostenibili per gli operatori e le imprese che, mi preme ricordare, hanno operato negli ultimi cinque anni circa 1 miliardo di investimenti in risorse capitali e occupazionali“. Per questo, la soluzione sarebbe dunque il premio Made in Europe.

In seconda istanza ed in connessione col precedente punto, assumono un grande rilievo la promozione e il riconoscimento economico per impianti fotovoltaici con componenti di provenienza nazionale ed europea, dotati però di caratteristiche innovative. Per questo il Comitato IFI propone un premio di 10 centesimi di euro/KWh per gli impianti fotovoltaici con caratteristiche innovative il cui costo di investimento sia per almeno l’80% riconducibile ad una produzione realizzata unicamente all’interno dell’Unione europea. “Ci auguriamo vivamente che dall’incontro di oggi il Governo mostri apertura e disponibilità a rivedere alcuneparti del testo del decreto V Conto Energia elaborato; senza una profonda riconsiderazione e ascolto delle posizioni delle associazioni di settore, il Governo metterebbe una seria ipoteca sulla continuità aziendale di decine di miglia di imprese”, conclude Cremonesi.

Infine, ciò che il Comitato IFI propone è la semplificazione dello strumento del registro per tutti gli impianti fotovoltaici, attraverso la limitare dell’iscrizione al registro degli impianti fotovoltaici di potenza superiore ai 200 KWp, evitando l’applicazione della norma per gli impianti fotovoltaici realizzati da Enti Pubblici e Pubblica Amministrazione e per quelli realizzati su edifici industriali o commerciali “la cui produzione di energia da fonte fotovoltaica venga totalmente auto consumata dalla propria attività produttiva“.

Anche ANTER, l’Associazione Nazionale Tutela Energie Rinnovabili, ha partecipato alla manifestazoine e ha sostenuto con forza le ragioni delle associazioni del settore rinnovabili e del fotovoltaico. Secondo l’associazione, innanzitutto occorre rinviare l’entrata in vigore del Quinto conto energia, spostandola al 1° gennaio 2013: “La Conferenza Stato-Regioni esaminerà il testo dei Decreti – ha dichiarato Antonio Rainone, Presidente ANTERe attraverso le nostre delegazioni regionali ribadiremo le richieste degli oltre 100mila cittadini che sostengono ANTER, a favore del posticipo dell’entrata in vigore del Quinto Conto Energia al 1° gennaio 2013 e di una concreta azione a supporto degli impianti domestici, condominiali e per le piccole imprese, per continuare a garantire la diffusione democratica della produzione di energia da fonti rinnovabili determinando benefici per il sistema Paese in termini occupazionali, economici e fiscali“. E in merito al registro degli impianti, chiederà alla Conferenza Stato-Regioni di valutare l’innalzamento fino a 20kWp.

Anche il CIB -Consorzio Italiano Biogas, parteciperà oggi agli Stati Generali sulle Rinnovabili, per chiedere nuovi i decreti sugli incentivi da destinare all’energia termica e al biometano: “In questo momento delicato per il Paese dobbiamo avere la forza di superare i particolarismi e di promuovere un approccio complessivo alle problematiche energetiche condividendo le finalità del Governo di ridurre i costi in bolletta per le famiglie e di premiare le tecnologie in grado di sviluppare lavoro italiano; in particolare ci riferiamo agli impianti di piccola taglia, minori di 1 MW, che rappresentano una straordinaria opportunità di sviluppo territoriale impiegando per la costruzione e gestione quasi esclusivamente lavoro italiano”. Queste le parole del vicepresidente del CIB, Angelo Baronchelli, al termine degli Stati Generali delle rinnovabili “Per questo abbiamo accolto con favore le dichiarazioni del Ministro Clini che hanno ribadito la volontà di promuovere le tecnologie che permettono un uso della biomassa a ‘Km zero’“.

La Conferenza Stato Regioni si riunirà oggi alle 15.30. Allora, forse, ne sapremo di più sul futuro del fotovoltaico e delle rinnovabili italiane.

Francesca Mancuso

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