Cuore della casa ma anche fonte di grande inquinamento e dispendio energetico: la cucina può essere sostenibile?
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La cucina da sempre “centro delle attività domestiche” oggi è riconosciuta essere la principale fonte di inquinamento della casa per il consumo di acqua ed energia, la produzione di rifiuti e l’uso di detersivi. Ma cucinare in modo sostenibile è possibile?
Intervenendo sui piccoli gesti quotidiani e seguendo alcune linee guida si riduce il nostro impatto sull’ambiente ed è più salutare perché ci offre la possibilità di mangiare in modo più sano e gustoso.
Ecco alcuni semplici e preziosi consigli.
Ridurre i rifiuti e gli sprechi alimentari:
Prima di tutto occorre fare la spesa in modo intelligente e mirato:
– usare sacchetti biodegradabili (mais o carta) o apposite borse shopping bag riutilizzabili (ormai finalmente davvero obbligatorio qui in Italia)
– acquistare alimenti biologici (per produrli sono sati usati metodi naturali che rispettano la natura), a Km zero, a filiera corta, non lavorati, senza imballaggi e possibilmente di stagione (per fare tutto questo in un colpo solo: iscriversi ai GAS)
– comprare ricariche per i dispenser o detersivi alla spina
– ricordarsi che comprare cibi pronti è più costoso e l’impatto ambientale dei loro processi produttivi non è trascurabile; sono prodotti confezionati e quindi imballati, i loro processi produttivi non sono noti e nemmeno gli ingredienti utilizzati per realizzarli.
– usare la fantasia e cercare di utilizzare anche gli avanzi del giorno prima
– non acquistare acqua minerale in bottiglia, ma quando possibile preferire quella del rubinetto.
inoltre è importantissimo fare correttamente la raccolta differenziata: è divertente provare a produrre compost con la frazione umida dei rifiuti, per chi ama il giardinaggio sarà molto utile utilizzare il terreno fertile che ne nascerà.
Ridurre le emissioni
Ai fornelli:
per ridurre i tempi di cottura si può:
– utilizzare la pentola a pressione,
– utilizzare i coperchi sulle pentole
– utilizzare acqua fredda da portare ad ebollizione sui fornelli anziché farla uscire già calda dai rubinetti permette di risparmiare acqua ed energia
Elettrodomestici e lampadine:
– cercare di ridurre l’uso del forno a microonde ed evitare le piastre a induzione (consumano moltissimo)
– utilizzare elettrodomenstici in classe A
– dotarsi di fornetti di piccole dimensioni che consumano la metà…
– usare lavatrice e lavastoviglie a pieno carico
– posizionare il frigorifero lontano da finestre e fonti di calore e mai alla luce diretta del sole
– sperimentare la cucina con lavastoviglie
– illuminare la stanza ed il piano di lavoro utilizzando lampade a basso consumo o neon
– provare a sostituire i prodotti animali con ingredienti vegetali (l’allevamento industriale crea deforestazione, emissioni di CO2, metano e inquinamento ambientale)
Autoprodurre
Permette di ridurre i costi alimentari e al tempo stesso avere maggiori sicurezze per la nostra salute. Oggi come un tempo, sempre più persone sperimentano l’autoproduzione di pane, yogurt, pasta biscotti, marmellate e conserve di pomodori o verdure sott’olio.
Ma anche di prodotti cosmetici e detersivi:
Nel caso del pane si osserva che producendo in casa un chilo di pane utilizzando farina biologica non si spende più di 1,50€/kg (compresa l’energia utilizzata per la cottura) paragonando tale dato al costo dei panettieri (circa 3,50-4€/kg) il risparmio annuale è notevole.
Alcune ricette molto valide:
Detersivi per vetri e superfici:
1/3 di acqua distillata, 1/3 di alcool, 1/3 di ammoniaca
Detersivi per acciaio e ceramica:
aceto bianco diluito con 2 parti d’acqua
Anticalcare:
Miscela di 3 cucchiai di acido citrico e 3 cucchiai di bicarbonato sciolti in un litro d’acqua
(per approfondire leggete la guida sui detersivi fai-da-te)
Ortaggi aromi e insalate:
possiamo anche coltivare un piccolo orto sul balcone se esposto a sud si possono coltivare pomodori e basilico, inslata, erbe aromatiche, fragole.
Vinia Bosio