Oggi è la Giornata mondiale dell'acqua 2012, istituita nel 1992 dall'ONU per sensibilizzare cittadini e istituzioni sull'importanza della risorsa naturale più preziosa della terra. Ogni anno, da vent'anni esatti, le Nazioni Unite chiedono infatti agli Stati membri di attuare iniziative concrete sulle tematiche relative alle risorse idriche e al loro spreco. E non a caso il claim dell'edizione 2012 del Water World Day è "Acqua e sicurezza alimentare".
Oggi è la Giornata mondiale dell’acqua 2012, istituita nel 1992 dall’ONU per sensibilizzare cittadini e istituzioni sull’importanza della risorsa naturale più preziosa della terra. Ogni anno, da vent’anni esatti, le Nazioni Unite chiedono infatti agli Stati membri di attuare iniziative concrete sulle tematiche relative alle risorse idriche e al loro spreco. E non a caso il claim dell’edizione 2012 del Water World Day è “Acqua e sicurezza alimentare“.
Quale occasione migliore, allora, per riflettere sullo sperpero della nostra acqua e sulle nostre scelte come consumatori? Oggi nel mondo ci sono 7 miliardi di persone da sfamare e altri 2 miliardi sono attese entro il 2050. Le statistiche dicono che ognuno di noi beve da 2 a 4 litri di acqua ogni giorno, ma la maggior parte dell’acqua che beviamo viene usata per produrre il cibo che mangiamo: per produrre 1 chilo di carne bovina, ad esempio, si consumano 15.000 litri di acqua, mentre per 1 chilo di grano se ne usano fino a 1.500 litri. “Un miliardo di persone vive attualmente in condizioni si scarsità cronica di cibo e acqua e non possiamo far finta che il problema sia altrove“, si legge sul sito della Giornata Mondiale dell’acqua.
Guido Barbera, presidente del Coordinamento di associazioni Solidarietà e Cooperazione CIPSI, ricorda anche che “ogni 17 secondi un bambino muore per le conseguenze di mancanza di acqua pulita“, con differenze abissali tra le diverse aree geografiche: “basti pensare che oltre il 40% della popolazione globale che non ha accesso all’acqua potabile vive nell’Africa Sub-Sahariana. Nonostante i recenti annunci sul raggiungimento dell’Obiettivo di dimezzare la percentuale di persone senza accesso all’acqua potabile, non possiamo dormire sonni tranquilli di fronte alla tragica situazione ancora esistente. Tutti i bambini, tutti gli esseri umani hanno il diritto di poter vivere. Non possiamo fermarci finche’ sulla terra anche solo una persona non avrà accesso all’acqua pulita e sana“.
Questo anche perché “i mercanti interessati all’oro blu – commenta Barbera – non hanno abbandonato il loro obiettivo e il diritto all’acqua è ancora solo una dichiarazione. Un’utopia per troppe persone, come ha dimostrato ancora una volta il Forum ufficiale dell’acqua che si è svolto la scorsa settimana a Marsiglia con l’ennesimo flop, sia per la scarsissima partecipazione sia per le tante e inutili dichiarazioni d’intenti”. Nel nostro Paese, poi, “sono ancora eccessivi gli sprechi di acqua. In piena crisi economica, vengono sprecati circa 220 milioni di euro l’anno a causa della cattiva gestione delle risorse idriche”.
Così, una famiglia italiana utilizza in media ogni giorno circa 385 litri di acqua, contro i 285 dei francesi e i soli 20 di un nucleo familiare africano. Senza considerare che, secondo dati resi noti al World Water Forum di Marsiglia , nel 2011 in Italia sono state consumate anche 6 miliardi di bottiglie di plastica, tristi cifre che ci rendono primi in Europa e terzi nel mondo. Eppure il Bel Paese è certamente pioniere nelle lotte per il riconoscimento dell’acqua come diritto di tutti e bene comune, come hanno dimostrato i risultati dei referendum dello scorso anno, purtroppo non ancora rispettati .
Per questo, ognuno di noi può, nel suo piccolo, contribuire. Come? Con una serie di azioni e accorgimenti che faranno risparmiare litri e litri di oro blu, salvaguardando l’ambiente e alleggerendo pure le spese , a partire dalla scelta di seguire una dieta sana e sostenibile, riducendo o, preferibilmente eliminando, il consumo di carne, fino alla riduzione dello spreco degli alimenti, visto che il 30% del cibo prodotto a livello mondiale non viene mangiato e l’acqua utilizzata per produrlo va perduto, passando per la scelta di prodotti di qualità che consumino acqua il meno possibile . Perché l’acqua è un bene prezioso: non sprechiamola!
Roberta Ragni
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