Se siete vegetariani o vegani, ricordatevi di porre una particolare attenzione nei confronti dei medicinali che vi potrebbe capitare di dover assumere. In molti di essi si nasconderebbero infatti derivati animali, tra cui la gelatina, spesso impiegata nei prodotti farmaceutici come addensante, eccipiente, o tra gli agenti di rivestimento di pillole e pasticche. Purtroppo spesso sui bugiardini e sulle confezioni dei medicinali non sono riportate indicazioni chiare riguardo al loro eventuale contenuto di derivati animali e ciò potrebbe trarre in inganno i consumatori più sensibili al tema.
Se siete vegetariani o vegani, ricordatevi di porre una particolare attenzione nei confronti dei medicinali che vi potrebbe capitare di dover assumere. In molti di essi si nasconderebbero infatti derivati animali, tra cui la gelatina, spesso impiegata nei prodotti farmaceutici come addensante, eccipiente, o tra gli agenti di rivestimento di pillole e pasticche. Purtroppo spesso sui bugiardini e sulle confezioni dei medicinali non sono riportate indicazioni chiare riguardo al loro eventuale contenuto di derivati animali e ciò potrebbe trarre in inganno i consumatori più sensibili al tema.
A sollevare l’attenzione mediatica sulla questione è un sondaggio riportato di recente tra le pagine della rivista Postgraduate Medical Journal, che pone in luce come un’ampia percentuale degli intervistati desidererebbe essere a conoscenza del preciso contenuto dei medicinali prescritti dal medico. Molti di essi temono inoltre che farmacisti e dottori possano, per errore o per negligenza, fornire ai pazienti delle indicazioni errate in proposito. Perciò sarebbe auspicabile che tali informazioni venissero espressamente segnalate sulle confezioni dei medicinali.
Appare infatti lecito che, chiunque decida di evitare di consumare a tavola prodotti di derivazione animale, possa estendere tale scelta anche ai prodotti destinati a garantire la propria salute. Spesso orientarsi tra gli alimenti ed i prodotti realmente adatti alla scelta vegetariana o vegana non risulta esattamente semplice. I derivati si nascondono infatti persino nei prodotti più impensabili. Per tale motivo, risulta ancora più consigliabile una lettura attenta delle etichette dei prodotti più comuni, al fine di evitare le sostanze indesiderate che potrebbero essere in essi contenute.
Tra i 500 pazienti intervistati, 200 avrebbero dichiarato di seguire una dieta basata sull’esclusione di prodotti animali e che, di conseguenza, almeno l’88% di loro avrebbe preferito orientarsi verso medicinali a base di materie prime vegetali. 176 pazienti vorrebbero avere l’opportunità di scegliere medicinali formulati appositamente per i vegetariani e si rivolgerebbero a medicinali comuni soltanto nel caso non vi fosse un’alternativa disponibile. I soggetti intervistati vorrebbero ricevere con maggior chiarezza da parte di medici e farmacisti informazioni relative ai componenti dei farmaci che dovranno assumere.
Liz O’Neill, portavoce della Vegetarian Society, ha rivelato alla BBC come di frequente l’associazione riceva da parte di numerosi pazienti messaggi e telefonate volte a richiedere un chiarimento a proposito dei medicinali, in quanto spesso essi si trovano in difficoltà nelle lettura delle etichette, per lo più prive di chiare indicazioni in merito.
Molti vegetariani, a parere della O’Neill, potrebbero stupirsi nell’apprendere quanto l’impiego di derivati animali sia frequente nell’industria farmaceutica mondiale, soprattutto data la necessità di produrre farmaci a basso costo, come i sempre più diffusi farmaci generici. La speranza è che, visti i risultati del sondaggio, si possa contribuire a mettere a disposizione dei pazienti gli strumenti necessari per il compimento di unascelta corretta, etica ed informata in materia di farmaci e salute.
Marta Albè