Cinquemila passi al giorno per vivere di più

“Cammina, cammina….” cantavano i Nomadi in un brano di qualche anno fa. E avevano ragione, perché fare 5.000 passi ogni giorno, ovvero una passeggiata di circa 3 chilometri, aiuta a mantenersi in salute e a dimezzare il rischio di morte! A riferirlo è l'Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), che ha messo in evidenza le conseguenze e i rischi per la salute di uno stile di vita sedentario.

Cammina, cammina….” cantavano i Nomadi in un brano di qualche anno fa. E avevano ragione, perché fare 5.000 passi ogni giorno, ovvero una passeggiata di circa 3 chilometri, aiuta a mantenersi in salute e a dimezzare il rischio di morte! A riferirlo è l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), che ha messo in evidenza le conseguenze e i rischi per la salute di uno stile di vita sedentario.

Secondo gli ultimi dati infatti, la sedentarietà provoca ogni anno 600 decessi solo in Europa e rappresenta una delle dieci cause di morte e disabilità in tutto il mondo.

In particolare, vanno ricordati i danni derivanti dalle patologie cardiovascolari: la sola ipertensione provoca circa 240.000 morti l’anno, è responsabile del 47% delle cardiopatie ischemiche e del 54% degli ictus cerebrali.

Camminare dunque è un vero e proprio elisir di benessere fisico, ma anche un modo per risparmiare denaro: lasciare l’auto a casa, per usare i mezzi pubblici e percorrere alcuni tratti a piedi, fa risparmiare mediamente 700 euro l’anno. Un fattore non da poco visto il tempo di crisi!

Per capire esattamente quali regole seguire e con quale frequenza effettuare l’attività fisica in base all’età si può consultare l’opuscolo a vignette, dal titoloUna passeggiata di salute“, presentato al Senato in occasione del Convegno nazionale “Il ritratto della salute e la medicina dei sani: modelli di sviluppo e strategie di comunicazione“, promosso dalla Simg e dall‘Associazione parlamentare per la tutela e la promozione del diritto alla prevenzione.

Diabete, cardiopatie, ipertensione, cancro, osteoporosi – ha detto Claudio Cricelli, presidente della Società Italiana di Medicina Generale (Simg) – sono le malattie croniche che colpiscono in massa gli italiani, legate proprio a stili di vita sbagliati”.

Per prevenire tutte queste patologie e mantenersi in salute quindi basta percorrere appena tre chilometri, una passeggiata a passo sostenuto, ma costante.

La prevenzione è un diritto per ciascun cittadino ed è un obiettivo del nostro Sistema Sanitario Nazionale, tra i migliori al mondo – ha aggiunto Antonio Tomassini, Presidente della Commissione “Igiene e Sanità” del Senato e Presidente dell’Associazione parlamentare per la tutela e la promozione del diritto alla prevenzione – È necessario promuovere interventi per ridurre i principali fattori di rischio per le grandi malattie: fumo di sigaretta, alimentazione scorretta, sedentarietà e abuso di alcol. Per i danni diretti e indiretti che derivano da stili di vita sbagliati lo Stato spende circa 60 miliardi di euro ogni anno”.

Ma oltre al movimento, bisogna prestare attenzione anche all’alimentazione:
La salute, infatti, si conquista e si conserva soprattutto a tavola, sin da bambini – ha aggiunto il dottor Cricelli – Il tradizionale modello alimentare mediterraneo è ritenuto oggi in tutto il mondo fra i più efficaci per la prevenzione ed è anche uno dei più vari e bilanciati. Dobbiamo rivolgere ai cittadini messaggi chiari, senza chiedere loro di stravolgere drasticamente le loro abitudini ma con consigli pratici da attuare nella vita quotidiana”.

Insomma, ancora una volta, per mantenersi in salute è opportuno scegliere una dieta equilibrata e fare movimento con regolarità! Che aspettiamo a lasciare a casa più spesso l’auto?

Verdiana Amorosi

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