Rivestire la Tour Eiffel con 378 tonnellate di piante. L'idea folle è già un piano realizzato dalla società Ginger Group
La riconoscete? È la Tour Eiffel, anche se travestita da albero gigante. L’idea di trasformare uno dei più imponenti monumenti del mondo in un enorme polmone verde è di una società francese, la Ginger Group, che in collaborazione con il gruppo Vinci e l’architetto Claude Bucher, ha presentato il piano per rendere green il monumento simbolo della Francia e attende adesso l’approvazione ufficiale da parte del Comune di Parigi.
Scopo del progetto, ideato dal team di ingegneri parigini, è quello di ricoprire la Tour Eiffel con 600mila piante, rivestendo inoltre la struttura con 12 tonnellate di tubi di gomma. I 324 metri del monumento diventerebberò così una fonte di ossigeno per la città. Il costo del progetto si aggira attorno ai 72 milioni di euro (97 milioni di dollari) e oltre a cambiare l’abito alla Torre, riuscirebbe anche ad eliminare 87,8 tonnellate di CO2 dall’atmosfera, prodotte anche dall’illuminazione della stessa Tour Eiffel.
L’idea, scoperta e resa nota da Le Figaro, lo scorso mercoledì, secondo il quotidiano francese ha dell’incredibile: “fou”, folle è stata la definizione utilizzata. Architetti e ingegneri sono al lavoro da oltre due anni per dar vita a questa speciale creazione, che prevede, entro il 2012 l’installazione di 378 tonnellate di piante sulla Torre Eiffel. Sarebbe già pronto un primo prototipo che, secondo Le Figaro, sarebbe già stato provato in una zona della periferia di Parigi, e servirà a valutare tutti i vincoli tecnici, compreso il peso della vegetazione sulla struttura.
Fin dalla genesi del progetto, un gruppo multidisciplinare di scienziati e tecnici ha lavorato insieme per valutare e monitorare le emissioni di carbonio, e gli impianti energetici da installare sulla Tour.
Secondo quanto stabilito fino ad ora dal piano, le piante saranno inserite in alcune “tasche”, ossia dentro reti sospese fatte di canapa, a loro volta collegate ai telai metallici della torre. L’irrigazione sarà effettuata attraverso una rete di 12 tonnellate di tubi in gomma.
Altra chicca. Il metodo utilizzato nella sistemazione della vegetazione non è di certo casuale. L’effetto per chi guarda dal basso è quello della vegetazione che aumenta mano a mano che si sale in altezza.
L’ennesimo fiore all’occhiello della capitale parigina, che si conferma sempre più sostenibile. Entro il 2013, infatti, la Torre Eiffel si vestirà di green, grazie al progetto della Moatti-Rivière, che opererà un intervento di riqualificazione ambientale del monumento, utilizzando il solare termico, l’eolico, un sistema di raccolta delle acque piovane e l’illuminazione a LED.
Più green di così?
Francesca Mancuso