Delle Fattorie del Panda del WWF faranno parte nono solo gli agriturismi ma anche le fattorie didattiche. Ieri l'annuncio ad Arezzo.
Anche le fattorie didattiche e le aziende agricole a filiera corta potrano fregiarsi del Panda, o meglio sposano il progetto di Fattorie del Panda, avviato dal WWF in collaborazione con Federparchi e le tre associazioni agrituristiche nazionali, Agriturist, Terranostra e Turismo Verde.
Il debutto ufficiale è stato ieri, 13 novembre, in occasione di Agri@Tour, la fiera nazionale dell’agriturismo, che si è svolta ad Arezzo. Per la prima volta, dunque, due realtà ormai affermate entrano in contatto. Le fattorie didattiche, da una parte, promosse anche da Coldiretti per insegnare ai bambini l’educazione e la cultura alimentare, per riscoprire l’importanza di una corretta alimentazione e favorire il contatto con la natura. E le Fattorie del Panda dall’altra che, lo ricordiamo, sono speciali agriturismi situati all’interno della aree protette e delle riserve naturali di tutta Europa, che hanno il compito di diffondere la cultura, le tradizioni e i prodotti tipici locali, favorendo lo sviluppo del turismo sostenibile. Un matrimomio perfetto, dunque.
“Il WWF – afferma Franco Ferroni, Responsabile Policy Biodiversità, Aree Protette Politiche Agricole e Sviluppo Rurale WWF Italia – intende in questo modo promuovere per il mondo agricolo gli aspetti innovativi della futura Politica Agricola Comune, allargando il proprio programma ad altre aziende agricole impegnate nella diversificazione della propria attività principale. Assieme agli agriturismi, infatti, le fattorie didattiche, sociali e a filiera corta propongono modelli di sviluppo rurale basati sulla valorizzazione sostenibile delle risorse naturali e culturali dei territori”.
La rete Fattorie del Panda è stata valorizzata nel 2011 grazie a “I week end nella Natura”, una guida realizzata da WWF e Touring Editore che presenta 45 itinerari per tutta l’Italia raccolti e illustrati a partire da 52 tra Oasi WWF e Fattorie del Panda.