La Federcalcio ha deferito la Spal per aver avviato un'attività commerciale, ossia l'installazione di un impianto fotovoltaico da 14 MW. Ma la Lega Pro difende la società
Ne avevamo parlato circa un anno fa, additandola come un esempio virtuoso, da emulare. È la Spal, società di calcio ferrarese che ha deciso di autofinanziarsi attraverso la realizzazione di un impianto fotovoltaico da 14 megawatt nella ex discarica a Nord di Ferrara. Ma l’idea pare andar contro le leggi del calcio. La Federcalcio infatti avrebbe accusato la Spal di illecito, con l’accusa di “gestire un’attività commerciale“.
Lo scorso venerdì la Commissione Disciplinare ha impugnato la legge 91 del 1981 che vieta alle società calcistiche le attività commerciali e ha deferito la Spal per responsabilità diretta per aver avviato un´attività commerciale collaterale finalizzata alla realizzazione di un impianto fotovoltaico. Ma, secondo la Lega Pro, “la Spal è una società virtuosa, deferita per una norma antiquata“.
Pur non contestando la norma, concepita per evitare speculazioni e sfruttamento al di fuori del mondo calcistico, la Lega Pro ha invitato la Figc a valutare attentamente il caso della Spal, la cui iniziativa serve a finanziare esclusivamente l’attività sportiva.
La Lega, in un comunicato ufficiale, ha difeso la società spiegando: “Il provvedimento di deferimento della Spal deriva da una norma antiquata che va cambiata. La Spal è una società che innova, un club virtuoso. Di fronte alla crisi economico-finanziaria, la società di Ferrara, individua come trovare risorse attraverso la produzione di energia che salvaguardia l’ambiente“.
Un esempio da emulare piuttosto che da punire. “La Lega Pro, quando la Spal presentò il progetto, ne elogiò la novità e pose l’esigenza del cambio normativo. Nella recente riunione del Comitato scientifico, convocato per discutere la modifica della Legge 91 del 1981, il presidente Macalli ha posto il tema e su tale indirizzo stiamo lavorando“.
Una norma antiquata che va riadattata ai tempi. Ne è fermamente convinta la Lega Pro che si è dichiarata “a fianco della Spal“. “Chiediamo alla FIGC e alla COVISOC di operare i mutamenti necessari e nei tempi dovuti. La crisi richiede che si colgano tutte le opportunità positive e si cambino con decisione e tempestività le norme e i regolamenti per sostenere i club nel processo di attraversamento di una crisi, tra le più terribili, che vive il calcio italiano“.
Ma il Presidente della Lega Pro, Mario Macalli ha cercato di mediare, sostenendo però l’iniziativa della Spal: “Stiamo studiando con un comitato scientifico la revisione di quella legge, ormai antiquata, e il piano di autofinanziamento della Spal non merita punizioni anche perché i proventi vengono reinvestiti nell’attività agonistica“.
Ricordiamo, la società investì 50 milioni di euro nella realizzazione di un impianto fotovoltaico per di più in un area dismessa, che avrebbe permesso alla squadra di autofinanziarsi producendo energia pulita.
Francesca Mancuso