Satellite Rosat cadrà sulla Terra tra il 21 e il 25 ottobre

Un altro satellite dal peso di 2,5 tonnellate tra qualche giorno cadrà sulla Terra. Dove? Quali sono i rischi?

Passata la paura per il satellite Uars, che qualche settimana fa ci ha tenuti col fiato sospeso a causa dei frammenti potenzialmente pericolosi che potevano piovere sulla Terra, un altro oggetto sta per cadere sul nostro pianeta. Ancora una volta si tratta di un satellite dismesso. Si chiama Rosat (ROentgen SATellite) e stando alle stime degli addetti ai lavori finirà sulla Terra nel periodo compreso tra il 21 ed il 25 ottobre prossimo.

A monitorare la situazione e a fornire in tempo reale informazioni su Rosat è l’agenzia spaziale tedesca Dlr, secondo la quale potrebbero essere circa trenta i frammenti in grado di sopravvivere all’impatto con la nostra atmosfera. Ciò significa che altrettanti pezzi di satellite potrebbero raggiungere la superficie terrestre nel raggio di circa 80 chilometri.

Lanciato in orbita nel 1990 dalla Nasa in collaborazione con la Dlr, durante la sua lunga missione Rosat, che pesa circa 2,5 tonnellate, ha osservato la Terra seguendo un’orbita ellittica a distanze comprese tra i 585 e i 565 chilometri. Tuttavia, fin dalla sua dismissione avvenuta il 12 febbraio del 1999, la resistenza atmosferica ha fatto sì che il satellite perdesse lentamente quota. E a giugno abbiamo scoperto che era davvero vicino a noi, a soli 327 chilometri dalla Terra.

Ma ad incutere timore è una sorta di grosso specchio situato a bordo, pesante 1,7 tonnellate, che difficilmente si distruggerà a contatto con l’atmosfera.

Ancora una volta, com’è già successo per Uars, il satellite non ha un sistema di propulsione attivo, per cui non è possibile indirizzarne la traiettoria di caduta. E fino all’ultimo resteremo col fiato sospeso sperando che i detriti possano precipitare in aree non abitate.

Francesca Mancuso

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