La UE saluta anche le vecchie lampadine da 60 watt

Dopo aver detto addio alle lampadine da 100 e da 75 watt, è arrivato il momento di salutare anche le più classiche lampadine da 60 watt per le quali, da ieri, 1 settembre 2011, è ufficialmente scattato il divieto di vendita imposto dall'Unione europea.

La progressiva messa al bando dal mercato europeo delle tradizionali lampadine a incandescenza a favore di quelle a risparmio energetico come le fluorescenti compatte o a LED prevista dal Regolamento della Commissione n. 244/2009 del 18 marzo 2009 raggiunge così anche la terza tappa. Come ricorderete, infatti, nel 2009 erano state dichiarate illegali le lampadine da 100 watt e lo scorso settembre quelle da 75. Ora anche le lampadine da 60 watt non potranno più essere commercializzate e il prossimo anno lo stesso destino toccherà a quelle da 45 watt, le uniche “lampadine di Edison” attualmente ancora legali.

Hanno fatto parte della nostra vita quotidiana per così tanto tempo che sembra incredibile che debbano sparire” – così il Commissario europeo all’energia Gunter Oettinger in un articolo ha voluto salutare la lampadina “che ha prodotto luce per più di 100 anni, e che attualmente consuma troppa energia per la luce che produce” rispetto alle nuove lampadine a risparmio energetico le quali “consentono di risparmiare fino all’80% di energia rispetto alle lampadine di tipo Edison e durano 10 volte più a lungo. Cambiando tutte le lampadine una famiglia media può tranquillamente risparmiare fino a 50 euro l’anno di elettricità e l’insieme dell’UE può risparmiare l’equivalente della produzione annuale di 10 centrali elettriche e 15 tonnellate l’anno di emissioni di CO2, il che equivale a ritirare dalla circolazione 7 milioni di automobili (tutte le automobili dei Paesi Bassi, ad esempio)”.

Ed è stato calcolato che anche quando tutti gli italiani passeranno ai nuovi sistemi di illuminazione, sarà possibile arrivare a risparmiare in totale fino a 5,6 miliardi di kilowattora, ovvero 3 milioni di tonnellate di anidride carbonica in meno.

Si tratta di cifre importanti e di un contributo significativo alla nostra strategia per ridurre il nostro consumo energetico e le emissioni di gas serra – continua Oettinger – l’Europa non può permettersi di sprecare energia. L’efficienza energetica è al cuore della strategia “Europa 2020” per una crescita intelligente, sostenibile e inclusiva e per la transizione verso un’economia basata su un uso efficiente delle risorse. Si tratta di un elemento fondamentale per conseguire i nostri obiettivi di lungo termine in materia di energia e clima, visto che l’energia che non usiamo, non inquina l’ambiente e non incide sul clima. L’efficienza energetica è anche uno dei modi più efficaci rispetto ai costi per rafforzare la sicurezza dell’approvvigionamento energetico. Utilizzando meno energia, riduciamo la nostra dipendenza dalle importazioni. E per quegli Stati membri che intendono abbandonare il nucleare o che hanno deciso di non avvalersene conseguire questo obiettivo è indispensabile in quanto le energie rinnovabili da sole non basteranno. Per molti aspetti, pertanto, l’efficienza energetica può essere considerata come la principale fonte energetica dell’Europa.

Efficienza energetica diventa dunque la parola d’ordine per raggiungere gli obiettivi europei, ma le nuove lampadine in commercio saranno davvero più ecologiche? Il dibattito su questo fronte è ancora aperto soprattutto sul discorso della presenza di mercurio nelle lampadine LFC e, ultimamente, anche i LED stanno venendo messi in discussione. Certamente il loro corretto smaltimento rappresenta al momento l’unico modo per garantirne la sicurezza.

Dal suo canto, l’Unione Europea Fra promette per i prossimi anni verranno lampadine in grado di durare più a lungo (fino a 10 anni, contro i due attuali) e consumare di meno. Nel frattempo per scegliere la lampadina che fa al caso vostro vi consigliamo di leggere la nostra guida sulle lampade a risparmio energetico e magari, per rendere omaggio alle classiche “ampolle” che per così tanto tempo ci hanno illuminato, provare a dare loro nuova vita attraverso il riciclo creativo.

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