Carovana delle Alpi 2011: vizi e virtù delle comunità montane. Tutte le bandiere verdi e nere consegnate da Legambiente

9 bandiere nere e 9 verdi per denunciare le situazioni più gravi di degrado e cementificazione, ma anche per segnalare le buone pratiche nelle comunità montane: sono state consegnate da Legambiente nell’ambito della campagna “Carovana delle Alpi 2011”, partita oggi e che per 3 mesi si muoverà lungo tutto l'arco alpino.

9 bandiere nere e 9 verdi per denunciare le situazioni più gravi di degrado e cementificazione, ma anche per segnalare le buone pratiche nelle comunità montane: sono state consegnate da Legambiente nell’ambito della campagna “Carovana delle Alpi 2011”, partita oggi e che per 3 mesi si muoverà lungo tutto l’arco alpino.

Legambiente effettuerà il suo annuale “check up” dell’ambiente alpino sollecitando i cittadini, le forze economiche e le istituzioni a rendersi protagoniste della sfida della qualità ambientale sulle nostre montagne. Molto ricco il calendario degli eventi, tra campi di volontariato, escursioni, dibattiti e incontri pubblici: tutto per accendere i riflettori sul consumo di suolo e il turismo pirata sulle Alpi.

Come testimoniano le segnalazioni che abbiamo raccolto – dichiara Vittorio Cogliati Dezza, presidente nazionale di Legambiente -, le Alpi e le aree montane in genere continuano a essere prive di appropriate politiche, su cui governo e regioni sono latitanti, ma molti dei fatti che denunciamo ci parlano anche della mancanza di una visione alpina che superi i confini nazionali. Dalla gestione faunistica, alle grandi vie di comunicazione e alle reti energetiche, le grandi sfide di sostenibilità non conoscono frontiere nazionali, è sempre più urgente e necessario che ogni Paese faccia la sua parte nel tavolo di lavoro della Convenzione Internazionale per la Protezione delle Alpi. A partire dall’Italia, che ha sottoscritto la Convenzione nel 1999, ma non ne ha ancora ratificato i protocolli d’attuazione”.

Tra le cause dei vessilli neri, assegnati da Legambiente ai “nemici” delle Alpi, resta al primo posto la speculazione edilizia, che sparge di cemento le aree montane, sia a fondovalle che ad alta quota: “Abbiamo voluto puntare l’attenzione sul pessimo stato in cui versano i grandi territori dei fondovalle alpini –dichiara Damiano Di Simine, responsabile dell’Osservatorio Alpi di Legambiente – spesso si associa il consumo di suolo alle grandi aree metropolitane, ma la situazione sta diventando sempre più allarmante anche negli stretti corridoi vallivi in cui vive la grande maggioranza della popolazione delle Alpi. Le regioni che hanno sviluppato analisi sull’uso del suolo nelle aree montane, come la Lombardia e l’Alto Adige forniscono dati gravissimi: il territorio di fondovalle è una risorsa in esaurimento, a essere intaccati sono i suoli più fertili, di importanza strategica per l’agricoltura e la zootecnia montana. Fermare il consumo di suolo è una vera e propria emergenza nazionale, perfino all’interno dei territori montani dell’arco alpino”.

Ma dalle Alpi non arrivano solo brutte notizie. Ci sono anche molti progetti che mettono in campo politiche virtuose, come quello del Dipartimento del Territorio del Canton Ticino che ha deciso di risolvere il problema dell’ecomostro della Sighignola in Val Intelvi (CO), struttura che ricade in gran parte in territorio italiano, recuperando il “balcone d’Italia” compromesso dal cemento.

Via libera, infine, alla cooperazione con i cittadini con “Sms per la montagna”, per fronteggiare il fenomeno dei rifiuti abbandonati in montagna. Per segnalazioni di rottami o rifiuti ingombranti abbandonati si può contattare via sms al numero 3202043040 anteponendo al messaggio il codice 707.

Tutte le bandiere di Carovana delle Alpi 2011

BANDIERE NERE

1 Al Ministero dell’istruzione, dell’università e della ricerca

Per la cancellazione del corso di laurea in scienze e cultura delle alpi dell’università di Torino.

2 Al prefetto di Torino

Per non aver dato adeguate disposizioni di tutela a protezione del museo archeologico di Chiomonte dai danneggiamenti causati dai lavori per la linea alta velocità Torino – Lione.

3 Al comune di Chiavenna e al Comune di Gordona (SO)

Per avere previsto nel proprio piano urbanistico nuove aree residenziali e industriali di dimensioni ingiustificate, destinate a compromettere aree finora preservate dalla cementificazione.

4 A comune di Selvino, provincia di Bergamo e regione Lombardia

Per aver promosso un accordo di programma per la realizzazione di un gigantesco impianto sciistico coperto (skydome), sito in un territorio montano già provato da anni di speculazione edilizia.

5 All’Unione dei comuni della val malenco

Per il protocollo d’intesa predisposto e indirizzato alla provincia di Sondrio che ripropone una valorizzazione turistica a colpi di seconde case, piste da sci e campi da golf in alta quota.

6 Al presidente della regione Veneto

Per aver riproposto, in continuità con la precedente giunta regionale, il prolungamento di un’opera inutile e dannosa al territorio bellunese come l’autostrada a27 (Alemagna).

7 Alla lega nord del Trentino

Per la insulsa provocazione di inserire carne di orso bruno nel menu di una festa di partito.

8 Al presidente della provincia autonoma di Bolzano

Al presidente della provincia di Bolzano, è primariamente ascrivibile la causa dell’attuale stato di stallo del parco nazionale dello Stelvio, che da gennaio 2011 è privo di un ente di gestione, in attesa dello smembramento in tre distinti parchi regionali.

9 Alla giunta regionale del Friuli-Venezia giulia

Per aver espresso parere favorevole di compatibilità ambientale sul progetto privato relativo all’elettrodotto a 220 kv tra Somplago (ud) e Würmlach (Austria).

BANDIERE VERDI

1 Al Comune di Pigna (IM)

Per avere avviato una politica fortemente proiettata alla valorizzazione del territorio e della storia della propria comunità integrandola con una politica di rispetto ambientale.

2 Alla Fondazione Nuto Rivelli

Per la rivitalizzazione della borgata Paralup attraverso il recupero della memoria storica, insieme a quella architettonica, e per le importanti iniziative culturali ivi organizzate.

3 Al Comune di Usseaux (TO)

Per le molteplici attività e i progetti realizzati per la salvaguardia dell’ambiente e la valorizzazione sostenibile del territorio.

4 Alla Latteria Sociale montana di Scalve (BG) e alla Cooperativa “Il tesoro della Luna” di Corona in magna (BG)

Per l’intraprendenza di attività cooperative che promuovono le produzioni agroalimentari di qualità, supportando imprese economiche che recuperano la partecipazione e il legame con il territorio in aree montane periferiche.

5 Al Dipartimento del territorio Canton Ticino e al Municipio di Arogno (CH)

Per aver saputo risolvere con impegno e determinazione la annosa vicenda dell’ecomostro della Sighignola, recuperando il ‘balcone d’Italia’ compromesso dall’errore umano e dal cemento.

6 Al Comune di Cevo (BS)

Per l’impegno, assunto con metodico piglio imprenditoriale, a rendere l’intero comune totalmente autonomo per il proprio fabbisogno di elettricità derivandola da fonti energetiche rinnovabili.

7 Ad Attilio Benetti

Per l’attività scientifica di studio, ricerca e catalogazione di reperti fossili, e per la passione dimostrata nei confronti della sua terra.

8 Alla Comunità di S. Antonio/Oltreacqua (Tarvisio)

Per essersi opposta ad una Variante Urbanistica che, rendendo edificabili alcuni terreni di proprietà comunale, avrebbe comportato la riduzione delle superfici agricole di una delle ultime zone di Tarvisio non ancora invase dal cemento.

9 Alla Comunità di Cercivento(UD)

Per la battaglia indifesa del mantenimento della gestione diretta dell’acqua che si è clamorosamente espressa nel risultato di alta partecipazione al voto nei recenti referendum di giugno.

Per scaricare il dossier completo clicca qui

Ecco, invece il calendario di tutte le iniziative

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