Torniamo ancora a parlare di caraffe filtranti. Mentre si attende ancora il giudizio dell’Istituto Superiore di Sanità sulla loro effettiva efficacia , il gruppo Laica propone la prima caraffa filtrante completamente biodegradabile
Torniamo ancora a parlare di caraffe filtranti. Mentre si attende ancora il giudizio dell’Istituto Superiore di Sanità sulla loro effettiva efficacia , il gruppo Laica propone la prima caraffa filtrante completamente biodegradabile.
Si chiama Laica Eco series e, una volta dismessa, si biodegrada in circa 5 anni con un processo simile a quello del legno di un albero. La caraffa potrà essere smaltita con il compostaggio domestico o commerciale (aerobico e anaerobico), ma anche seppellendola semplicemente sotto terra o mettendola a contatto con il processo naturale di biodegradazione di qualsiasi altro materiale organico.
Ma non solo: Eco series si completa con un programma a tutto tondo, che comprende anche produzione in conformità con i parametri stabiliti dal protocollo di Kyoto, packaging, libretti di istruzioni e materiali di comunicazione in carta riciclata e un programma completo di recupero delle cartucce usate direttamente presso i punti vendita (come Auchan). A coronare il tutto, assicura l’azienda, verrà svolta una campagna di informazione e sensibilizzazione.
Risolto il problema del loro smaltimento, dunque, rimangono i dubbi sollevati da Mineracqua, la Federazione italiana delle industrie della acque minerali naturali, sulla pulizia e l’igiene delle caraffe e sulla non effettiva potabilità dell’acqua filtrata, che risulterebbe priva di elementi nutritivi come calcio e magnesio e con tracce di ammonio e argento. Visto però la non propria estraneità di interessi del soggetto che ha commissionato la ricerca, non ce la sentiamo assolutamente di avallare questa ipotesi. L’ultima parola spetterà all’ISS, ma fino a quel momento non vogliamo mettere in dubbio uno strumento che permette di bere acqua del rubinetto anche in quelle zone d’Italia dove il sapore non è dei più buoni.
Dal canto suo, Laica assicura che “la cartuccia brevettata Bi-Flux consente di migliorare il gusto dell’acqua di casa, riducendo il cloro e le eventuali impurità presenti in essa (quali metalli pesanti, trialometani, alcuni pesticidi ed erbicidi) e mantiene il pH bilanciato preservando i sali minerali presenti nell’acqua. Il sistema filtrante Laica non rilascia sostanze indesiderate quali ammonio e bisfenolo”.
Seguiremo con attenzione gli sviluppi della vicenda “caraffe”. E se dovessimo davvero “una pietra sopra” sapremo, almeno che tanto in questo caso non lascerà traccia.
Roberta Ragni