Eads (sigla che sta per European Aeronautic Defense and Space Company) è frutto di una multinazionale europea alla quale fanno capo Airbus, Eurofighter ed Eurocopter. Dalla collaborazione di queste realtà, è stato sviluppato Zehst, che sta per Zero Emission HyperSonic Transportation: un aereo ultraveloce a bassissimo (secondo i progettisti: assente) inquinamento, grazie a un sistema propulsivo che si avvale dell'alimentazione a biocarburanti, idrogeno e ossigeno.
La tecnologia eco friendly passa anche dalla rivoluzione ecologica nel volo. Pochi giorni fa, avevamo presentato Concept Plane, innovativo velivolo caratterizzato dalla struttura e dalla fusoliera trasparenti, realizzato con materiali innovativi, leggeri e che necessitano di meno energia per mantenere Concept Plane in volo. Nei prossimi giorni, al Salone Aeronautico che si svolgerà a Le Bourget, sarà presentato in forma ufficiale il progetto Zehst di Eads: quello che, a buon diritto, si può considerare il prototipo del più veloce – e meno inquinante – aereo nella storia dell’aeronautica.
Eads (sigla che sta per European Aeronautic Defense and Space Company) è frutto di una multinazionale europea alla quale fanno capo Airbus, Eurofighter ed Eurocopter. Dalla collaborazione di queste realtà, è stato sviluppato Zehst, che sta per Zero Emission HyperSonic Transportation: un aereo ultraveloce a bassissimo (secondo i progettisti: assente) inquinamento, grazie a un sistema propulsivo che si avvale dell’alimentazione a biocarburanti, idrogeno e ossigeno.
Quello che vedremo alla kermesse internazionale in programma dal 26 al 28 giugno è un modello, della lunghezza di 4 metri. Zehst, oltre che dall’alimentazione green, sarà caratterizzato da una elevatissima quota di volo: ben 32 km, oltre due volte e mezzo rispetto agli attuali Jet; quasi il doppio del Concorde. Questa caratteristica porta dei vantaggi, non ultimo quello di poter mantenere una velocità elevatissima a consumi bassi,grazie alla notevole densità dell’aria che si raggiunge al limite della stratosfera.
Per raggiungere la quota di volo, Zehst fa affidamento a dei motori a reazione di tipo “tradizionale”, tuttavia alimentati a biocarburanti ricavati dalle alghe. Raggiunta la quota ottimale, saranno messi in funzione dei reattori alimentati a idrogeno e ossigeno, che non emetteranno che vapore acqueo.
Eccezionali le prestazioni: Eads assicura che il velivolo sarà sviluppato per mantenere una velocità di volo Mach 4 (4880 km/h), come dire 4 voltela velocità del suono, senza inquinare: l’obiettivo è la copertura della rotta Parigi – Tokyo in due ore e mezza, contro le 11 ore attuali.
Quanto ai tempi, è già stato comunicato che il primo prototipo (quello che vedremo a Le Bourget è un modello in scala) sarà approntato per il2020, mentre per l’entrata in servizio bisognerà attendere il 2040 – 2050: “Occorrerà mettere alla prova l’aereo dal punto di vista della sicurezza, il funzionamento congiunto di tutte le tecnologie e le reazioni del fisico umano per questo innovativo mezzo di trasporto”, comunicano i vertici di Eads.
Ciò che conta, è che il concetto di “volo a zero (o basse) emissioni” si fa sempre più tangibile. Oltre a Zehst, infatti, a Le Bourget sarà presentato ilSolar Impulse, prototipo di aereo alimentato a energia solare (che avevamo già descritto nei mesi scorsi); Da Boeing sarà presentato il nuovoJumbo 747-8 in versione Cargo, i cui primi esemplari saranno consegnati nei prossimi mesi, alimentato a carburante “pulito” formato da una miscela all’85% di kerosene e al 15% vegetale (camolina).
Piergiorgio Pescarolo