Pneumatici: arriva la tassa per favorirne il recupero

È stato di recente istituito un nuovo contributo per lo smaltimento degli pneumatici fuori uso sia per l'acquisto di una nuova auto che per il cambio gomme

Dal 10 ottobre 2011, quando acquisteremo una nuova auto o cambieremo gli pneumatici verseremo anche un contributo per il recupero di quelli fuori uso (pneumatici fuori uso, Pfu). Ad annunciarlo è stato Ecopneus, riportando la pubblicazione, avvenuta lo scorso 8 giugno nella Gazzetta Ufficiale, del D.M. 82 dell’11 aprile 2011.

Grazie a tale provvedimento, il nostro paese si allineerà così agli altri stati europei tra cui Spagna, Francia, Portogallo, Svezia e Norvegia nella lotta contro i flussi illegali e non controllati di pfu, intercettando il 100% degli pneumatici che ogni anno arrivano a fine vita in Italia e che nelle mani delle ecomafie hanno fatto registrare loro un incasso di due miliardi di euro ogni cinque anni.

Non si tratta in realtà di una vera e propria tassa ma di un “contributo ambientale” visto che non sarà lo stato ad incassarlo. Infatti, in caso di acquisto di una nuova auto la quota sarà incassata e gestita dall’Aci, mentre qualora si faccia una sostituzione delle vecchie gomme andrà ad Ecopneus, la società senza scopo di lucro per il rintracciamento, la raccolta, il trattamento e la destinazione finale degli pneumatici fuori uso, creata dai principali produttori di pneumatici italiani. Sarà comunque predisposto un comitato interno all’ACI per la gestione delle gomme vecchie.

Se acquistiamo un’auto nuova. Non si conosce ancora l’ammontare della cifra anche se, stando a quanto riporta il sito Omniauto, il contributo da versare per ogni gomma sarà di 3-4 euro a gomma. Si legge sul sito: “Il contributo è riscosso dal rivenditore del veicolo all’atto della vendita di ogni veicolo nuovo nel territorio nazionale e versato in un fondo appositamente costituito presso l’Automobile club Italia, utilizzato per la copertura dei costi di raccolta e gestione degli pneumatici dei veicoli a fine vita”.

Ciò significa che l’Aci incassa in un primo momento per coprire i costi legati alla raccolta e alla gestione delle gomme delle auto mandate dal demolitore. Poi “dal 120esimo giorno dall’entrata in vigore del presente regolamento decorre l’obbligo, da parte dei rivenditori, di esazione del contributo che deve essere indicato in modo chiaro in una riga separata nella fattura di vendita“.

Se cambiamo le gomme alla nostra auto. Anche in questo caso, la cifra per la sostituzione degli pneumatici è attorno ai 3-4 euro a gomma, ma questa volta andrà ad Ecopneus, che impiegherà questo denaro per smaltirle.

Forse qualcuno storcerà il naso per l’ennesimo rincaro legato all’auto dopo quelli delle Rca e del carburante ma almeno questa volta il fine giustifica i mezzi.

Francesca Mancuso

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