Batterio killer E.coli: ora tocca ai germogli di fagioli

Secondo le autorità tedesche, l'infezione dell'E.Coli potrebbe provenire dai germogli di fagioli. Intanto sale a 30 il bilancio dei morti

Continua la saga dell’E.Coli. Nuovi sospetti arrivano dalla Germania. Questa volta sul banco degli imputati finiscono i germogli dei fagioli, prodotti nel vivaio di Bienenbuettel, ancora una volta in Bassa Sassonia. Le autorità tedesche stanno dunque continuando a battere la strada degli ortaggi e dei cereali.

La nuova ipotesi è stata rivelata in una conferenza stampa da Reinhard Burger, presidente del Robert-Koch-Institut (Rki), la massima istituzione di ricerca batteriologica tedesca. Dopo tale asserzione, le autorità sanitarie tedesche hanno fatto marcia indietro e revocato l’allarme su pomodori, lattuga e cetrioli, sospettati ingiustamente nei giorno scorsi di essere le cause della diffusione dell’infezione.

Tuttavia, Burger ha espresso cautela riguardo alal nuova ipotesi spiegando che bisogna ancora accertare se l’alimento è responsabile dell’infezione “ma possiamo restringere il campo, sono i germogli“. Da qui il suggerimento rivolto ai consumatori da parte di Andreas Hensel, presidente dell’Istituto federale per la valutazione dei rischi. Da tempo i tedeschi hanno messo al bando gli ortaggi dalla loro tavola: “Mangiate lattuga, cetrioli e pomodori, fanno bene alla salute” ha detto l’esperto.

E in Italia? Secondo il Ministro della Salute Ferruccio Fazio, possiamo stare tranquilli perché nel nostro paese “la situazione non desta allarme“. Inoltre, stando a quanto riferisce il Ministro, l’Italia ha messo in atto un sistema di intervento “in grado di rispondere con efficacia alle emergenze sanitarie e alimentari” anche grazie ad una nuova metodologia di indagine in grado di velocizzare i controlli.

Intanto in Europa, il numero di decessi legati all’Ehec è salito a 30.

Francesca Mancuso

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