Dal Mit l'ultima novità in fatto di biocarburanti: l'energia adesso si produce grazie alle alghe che riescono a scindere l'idrogeno da utilizzare come carburante pulito.
I carburanti “carbon free” sembrano essere il futuro dell’energia. L’ultima novità in tal senso viene dal Mit, che in collaborazione con l’Università di Tel Aviv e il National Renewable Energy Laboratory in Colorado, ha scoperto che dalle alghe si può produrre energia pulita. E questo non è certo una novità. Avevamo visto diversi progetti che sfruttavano le alghe come biomassa. Ma in questo caso sarebbero fonte di idrogeno. Come?
Secondo gli studiosi, vari tipi di alghe e di cianobatteri, comunemente presenti nelle acque sono in grado di utilizzare l’energia dalla luce solare per scindere le molecole d’acqua e di idrogeno, trasformandole in un combustibile pulito e senza emissioni di carbonio.
Basta aggiungere alcuni enzimi che favoriscano il processo di produzione di idrogeno, senza tuttavia eliminare la produzione di zucchero, pena la morte dell’alga.
“Alle alghe non interessa davvero produrre idrogeno poiché vogliono produrre zucchero” ha spiegato uno degli studiosi, Iftach Yacoby. “Lo zucchero è ciò di cui hanno bisogno per la propria sopravvivenza, e l’idrogeno è solo un sottoprodotto”.
Ma è grazie all’azione di un enzima ‘multitasking’, introdotto nel liquido dove le alghe si trovano, si riesce a sopprimere la produzione di zucchero e si reindirizzano le energie degli organismi verso la produzione di idrogeno.
Il lavoro è stato realizzato in parte anche grazie ad una borsa di studio dell’European Molecular Biology Organization, la Yang Trust Fund e il Dipartimento dell’Energia degli Stati Uniti.
“È un passo avanti verso un processo industriale“, ha detto Shuguang Zhang del Mit. Compito degli studiosi sarà ora quello di tentare di perfezionare il sistema e renderlo commercialmente sostenibile soprattutto per la produzione di biocarburante a base di idrogeno.
Francesca Mancuso