Ridurre l'impatto ambientale degli eventi è possibile, anzi necessario. Anche quello delle sagre gastronomiche tradizionali di paese. E quella che si terrà dal 21 al 22 maggio nel paesino di Poggioferro sarà la prima sagra green della Maremma. La 41esima edizione della Sagra del Tortello infatti, uno degli eventi più tradizionali della provincia di Grosseto, si tinge di verde e diventa eco-friendly.
è possibile, anzi necessario. Anche quello delle sagre gastronomiche tradizionali di paese. E quella che si terrà dal 21 al 22 maggio nel paesino di Poggioferro, in Maremma, sarà la prima sagra green in Italia. La 41esima edizione della Sagra del Tortello infatti, uno degli eventi più tradizionali della provincia di Grosseto, si tinge di verde e diventa eco-friendly.
Grazie alle materie prime a chilometri zero, che verranno cucinate durante l’occasione, le stoviglie in plastica biodegradabile, l’acqua distribuita in bottiglie di vetro, la raccolta differenziata dei rifiuti e le cialde da caffè biodegradabili, la festa dedicata al mitico tortello locale si allinea ai principi di eco-compatibilità.
Organizzata dal Centro sociale Anspi di Poggioferro, in collaborazione con Coldiretti e Legambiente, la festa si svolgerà nei locali della “Torre” e fuori, nel cortile circostante, e ricompenserà le 2“>emissioni di C02 prodotte durante il weekend con la piantumazioni di diversi alberi.
“Ci auguriamo che l’eccellente esempio virtuoso della Sagra del Tortello di Poggioferro – ha commentato Angelo Gentili, della segreteria nazionale di Legambiente – che rappresenta un modello da seguire per tradizione, innovazione e sostenibilità, venga seguito dalle altre sagre in Maremma e in tutta Italia. Con questo esempio concreto le sagre diventano protagoniste oltre che dei sapori antichi, anche della tutela ambientale e di nuovi stili di vita per i cittadini”.
“L’iniziativa – ha aggiunto Patrizia Siveri, assessore all’Ambiente della Provincia di Grosseto – è la dimostrazione di come sia possibile, anche in contesti di puro divertimento e di festa, fare la scelta di veicolare messaggi educativi rivolti soprattutto ai più giovani. La proposta di Poggioferro è caratterizzata da due importanti aspetti: la cultura del cibo e insieme quella dei comportamenti sociali. Recuperare uno stile alimentare sano fin dalla gioventù consente di limitare i rischi diretti come l‘obesità e conseguenti, come il malessere derivante da un’immagine di se stessi non soddisfacente. A Poggioferro, dunque, si indica una strada, un esempio da seguire e da diffondere in tutto il territorio”.
“Ci tengo a ringraziare – ha detto Francesco Viaggi, Presidente provinciale Coldiretti – gli organizzatori della sagra, Legambiente e la Provincia di Grosseto. Il cibo è la nostra più grande scommessa e su questo ci giochiamo il futuro dell’agricoltura. La sagra di Poggioferro, che ha una grande tradizione, è una scommessa che sono sicuro vinceremo per il territorio e per l’ambiente”.
La bontà del menu naturalmente non cambia! Per informazioni: www.