Terremoto Giappone: come lo hanno vissuto gli astronauti

Qui raccontiamo come hanno vissuto la tragedia giapponese gli astronauti che in orbita nel corso del ritorno sulla Terra, hanno saputo degli ultimi avvenimenti. Quegli stessi astronauti che hanno contribuito, non certo a cuor leggero, allo studio dei fenomeni con delle foto scattate da 354 Km di distanza dalla Terra, che mostrano gli effetti del terremoto e dello tsunami che hanno devastato il Giappone.

Non sono solo le brutte notizie a rincorrersi in questi drammatici momenti, ma ci sono anche alcune belle storie, di colleganza ed amicizia, di sofferenza e lontananza, di empatia e sostegno. Qui raccontiamo di quelle degli astronauti che in orbita nel corso del ritorno sulla Terra, hanno saputo dei tragici avvenimenti in Giappone. Quegli stessi astronauti che hanno contribuito, non certo a cuor leggero, allo studio dei fenomeni con delle foto scattate da 354 Km di distanza dalla Terra, che mostrano gli effetti del terremoto e dello tsunami che hanno devastato il paese del Sol levante.

I nostri pensieri sono con i nostri amici in Giappone“, è l’italiano Paolo Nespoli, uno dei tre astronauti presso la stazione, che lo ha scritto in un post su Twitter, il 13 marzo. È di quel giorno la foto catturata dagli astronauti che mostra come la regione a nord della città costiera di Sendai appaia allagata dallo tsunami.

È possibile vedere come sia le zone agricole che quelle abitate sono sommerse dalle acque marine, ma è possibile intravedere anche la baia Ishinomaki in parte ricoperta di petrolio, fuoriuscito dalle raffinerie danneggiate. Un’altra foto mostra il litorale di Sendai e di altre regioni vicine come apparivano il 14 marzo.

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Gli astronauti rattristati dalla notizia del terremoto hanno comunicato soprattutto attraverso Twitter. Lo ha fatto anche l’astronauta giapponese Naoko Yamazaki, che ha pubblicato una nota rassicurante: “Grazie per i messaggi. Sto bene.”, Yamazaki ha scritto subito dopo il terremoto. “Sincere preghiere a coloro che ancora soffrono. E grazie a tutte le squadre di soccorso.”

“I nostri cuori si rivolgono ai nostri amici in Giappone che hanno sofferto e stanno soffrendo molto”, ha dichiarato nel corso di una diretta televisiva il comandante Scott Kelly della NASA. “Ci sentiamo molto vicini al popolo giapponese e speriamo, ma sappiamo anche che si riprenderà da una dramma come questo perché è un popolo con grandi capacità di ripresa.”

Redazione greenMe.it

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