Si chiama pellicola a concentrazione “Hyper Solar” e viene realizzata dall'omonima azienda statunitense con sede a Santa Barbara (California). Già il nome promette grandi cose, anche se il concetto alla base di questa innovativa tecnologia è piuttosto semplice: utilizzare una pellicola che, applicata ai pannelli solari, concentri i raggi sulle celle fotovoltaiche, migliorandone così il rendimento. Di quanto? Anche del 400%... almeno secondo i produttori.
La pellicola può essere paragonata a una specie di lente, anche se l’azione non si limita al potenziamento dei raggi solari, ma influisce su tre diversi livelli. Ad un primo livello (photonics light routing) la luce che colpisce la texture Micro Concentratorssuperiore viene diretta al centro della pellicola stessa. Da lì (livello photonics light separation) le diverse radiazioni solari vengono dirottate secondo altrettanti angoli per colpire differenti tipi di celle fotovoltaiche, ottenendo così il massimo dell’efficienza energetica.
Infine (livello photonics thermal menagement) la tecnologia Hyper Solar dovrebbe evitare, grazie al filtraggio dello spettro solare inutilizzato, il surriscaldamento delle singole celle, che è poi il problema principale quando le temperature si alzano di molto.
Inutile dire che una simile innovazione potrebbe innescare una vera e propria rivoluzione nel settore del fotovoltaico. Visto che il prezzo dei pannelli solari è determinato in gran parte dal costo delle celle solari, infatti, l’Hyper Solar Layer consentirebbe di abbattere le spese di produzione, dimezzando o riducendo a un terzo l’impiego di celle solari per ogni metro quadro di pannello. Il tutto con una resa doppia o tripla di energia elettrica. Resta ora da vedere se il mercato è pronto per una simile tecnologia… mai sentito parlare di automobili ad aria compressa?
Roberto Zambon