E.Off: spegni la luce, accendi i riflettori sul Golfo dell’Asinara. E' questo lo slogan dell'iniziativa partita da Facebook perché si continui a parlare di quanto successo sulle coste del Nord Sardegna in seguito allo sversamento in mare di migliaia di litri di olio combustibile.
E.Off: spegni la luce, accendi i riflettori sul Golfo dell’Asinara. È questo lo slogan dell’iniziativa partita da Facebook perché si continui a parlare di quanto successo sulle coste del Nord Sardegna in seguito allo sversamento in mare di migliaia di litri di olio combustibile.
Il gruppo nato su Facebook, “Disastro ambientale a Porto Torres e Platamona: vogliamo risposte!”, lancia una campagna di sensibilizzazione per far sì che non cali il silenzio su quanto accaduto e che i media e le istituzioni italiane diano la giusta importanza al disastro.
La proposta è semplice: venerdì 18 febbraio, alle ore 20, tutti i cittadini italiani che hanno a cuore la salute dell’ambiente e la tutela delle coste sarde, sono invitati a spegnere la luce per 10 minuti. “Un piccolo gesto – si legge nel comunicato stampa – che simboleggia l’ombra calata sulla nostra splendida terra, e che vuole essere un modo per accendere l’attenzione di tutti sull’accaduto“.
Della marea nera in Sardegna, infatti, si continua a parlare ancora troppo poco: a oltre un mese dall’incidente, le stime parlano di oltre 50mila litri di olio combiustibile finito in mare, che ha raggiunto dapprima la spiaggia di Platamona, fino ad arrivare poi alle coste della Gallura, alla splendida spiaggia de La Pelosa(Stintino) e al parco dell’Asinara.
Niente allarmismi inutili, ma almeno la giusta considerazione: questo chiedono i promotori ai media locali e nazionali, mentre l’invito per le istituzioni è quello dinon minimizzare (come fatto invece finora) e di dichiarare lo stato di emergenza ambientale. Alla E.On, direttamente coinvolta nel disastro, si chiede invece diavviare al più presto le bonifiche, di pubblicare il budget per la manutenzione degli impianti sardi dei prossimi 5 anni e un report specifico sull’accaduto, oltre che discusarsi pubblicamente con la comunità danneggiata.
L’invito per tutti è poi quello di ripensare l’economia delle coste sarde in un’ottica green, optando per energie pulite e rinnovabili e abbandonando sistemi di produzione che danneggiano il territorio.
La mobilitazione del 18 precederà il sit-in organizzato dal comitato “Tuteliamo il golfo dell’Asinara” per domenica 20 febbraio alle ore 10.30 davanti agli stabilimenti E-On. Fino a quel giorno, e a partire anche da subito, tutti gli utenti di Facebook sono inoltre invitati a mettere l’immagine E-Off (ripresa dall’iniziativa di Aznamusnart Ideealpascolo del 2007) nel proprio profilo.
Per ulteriori info e aggiornamenti consultate i seguenti gruppi su Facebook:
Disastro ambientale a Porto Torres e Platamona: vogliamo risposte!
Tuteliamo il golfo dell’Asinara
Disastro ambientale in Sardegna
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