Si chiama “Tutti in classe A” la nuova campagna di sensibilizzazione lanciata da Legambiente, in occasione dell’anniversario del protocollo di Kyoto, per migliorare l’efficienza energetica e il risparmio nell’edilizia pubblica e ottenere così un futuro pulito e confortevole: in breve più eco-sostenibile.
Si chiama “Tutti in classe A” la nuova campagna di sensibilizzazione lanciata da , in occasione dell’anniversario del protocollo di Kyoto, per migliorare l’efficienza energetica e il risparmio nell’edilizia pubblica e ottenere così un futuro pulito e confortevole: in breve più eco-sostenibile.
Tra le proposte dell’associazione ambientalista, spicca l’idea di realizzare abitazioni di classe A (quindi a basso impatto ambientale e in grado di risparmiare energia) alimentate con fonti rinnovabili per ridurre l’inquinamento; un’occasione anche per ridurre la spesa nelle bollette dei cittadini, creare nuovi posti di lavoro e rilanciare l’economia, attraverso i principi chiave della green economy.
Tutto nasce dai risultati ottenuti da un recente studio sull’impatto ambientale delle abitazioni e il consumo degli edifici pubblici in ben 15 città italiane: su 100 edifici presi come campione, ci sono stati appena 11 promossi (tutti a Bolzano) e 89 bocciati.
Ecco allora la proposta di mettere al bando le pareti senza isolamento, le finestre sottili, che chiudono male, ponti termici tra diversi materiali, serramenti e solai di bassa qualità, che facilitano le dispersioni di calore, e puntare sulla realizzazione di edifici in grado di mantenere a lungo l’aria calda d’inverno e l’aria fresca in estate, proprio come fanno gli edifici costruiti a Bolzano, promossi da Legambiente come case di classe A.
Riqualificare gli edifici in cui viviamo e lavoriamo è possibile e occorre farlo nel più breve tempo possibile.
“Con le termofoto – ha fatto sapere Edoardo Zanchini, responsabile Energia di Legambiente – vogliamo rendere evidente quanto sia importante avere case ben progettate e costruite. Le foto del dossier presentato oggi mostrano con efficacia proprio la differenza tra una casa di “Classe A”, ossia con uno standard di qualità energetica che certifica un bassissimo fabbisogno di energia per il riscaldamento, e quelle costruite invece senza alcuna attenzione a questi temi. Le prime garantiscono una migliore qualità della vita agli abitanti grazie al buon isolamento delle pareti, e a parità di comfort, possono ridurre sensibilmente la spesa per il riscaldamento invernale e fare a meno dei condizionatori d’estate, riducendo fino a un terzo la spesa per il riscaldamento e il rinfrescamento, ossia permettendo un risparmio tra i 200 e i 500 Euro l’anno a famiglia”.
Realizzare tutto questo è possibile, soprattutto se si pensa che nella realizzazione di un edificio residenziale, la differenza di costo di una “Casa di Classe A” rispetto a una “normale” è appena del 5-10%. Non è quindi il costo ad impedire una riqualificazione degli edifici.
“L’Italia ha tutto l’interesse a percorrere questa strada – ha continuato Zanchini -. E vogliamo sollecitare Governo, Regioni e Comuni affinché accompagnino con regole chiare questa prospettiva. Ci sono stati ritardi in questi anni ma oggi la certificazione degli edifici è legge in tutta Italia, e quindi dobbiamo impegnarci per migliorare progressivamente gli obiettivi e gli standard energetici in modo da partecipare attivamente al raggiungimento degli obiettivi al 2021”.
Dallo studio di “Tutti in classe A” – realizzato da Legambiente in collaborazione con Sorgenia – emerge quindi un appello al Governo affinché si impegni a fissare – nel più breve tempo possibile – obiettivi per l’efficienza energetica nel mondo dell’edilizia.
Oggi infatti non esistono più impedimenti economici o tecnici; in breve: non ci sono più scuse per non farlo!
Verdiana Amorosi