La vedremo al Salone di Ginevra, entrerà in produzione, ma non potremo comprarla. Sì, perché la Light Car Concept, citycar elettrica realizzata dalla Edag, multinazionale tedesca specializzata nella ricerca e sviluppo nel settore aerospaziale e terrestre, sarà disponibile solo in car sharing.
La vedremo al Salone di Ginevra, entrerà in produzione, ma non potremo comprarla. Sì, perché la Light Car Concept, citycar elettrica realizzata dalla Edag, multinazionale tedesca specializzata nella ricerca e sviluppo nel settore aerospaziale e terrestre, sarà disponibile solo in car sharing.
La vettura ricalca le caratteristiche della Light Car Open Source, un precedente prototipo che era già stato esposto alla kermesse ginevrina del 2010. Specificamente progettata per un utilizzo in chiave “zero emissioni”, la Light Car si segnala per una modalità di progetto “indipendente”. Non sfrutta, cioè, alcuna parentela con vetture di altre Case costruttrici.
La struttura è realizzata in materiali compositi (data la familiarità della Edag con questa tecnologia), e nonostante le dimensioni compatte, è stata studiata per offrire abitabilità fino a sei persone. Il design del corpo vettura, infatti, è volutamente squadrato, in modo da consentire la massima capienza per il trasporto di persone.
Il motore, elettrico, viene alimentato da una batteria al litio, che consente alla Edag Light Car di raggiungere i 100 km/h e un’autonomia di 100 km.
Un’altra particolarità del progetto Light Car Sharing Concept sta nelle modalità decise dal costruttore per accaparrarsene un esemplare. La vettura non sarà disponibile in vendita, ma secondo la collaudata formula del car sharing (l’abbonamento d’uso che, fra i veicoli elettrici, è stato illustrato da GreenMe.it nelle scorse settimane, con il progetto “E-Vai” creato a Milano, e con “Autolib” che partirà quest’anno a Parigi).
Più nel dettaglio, spiegano i dirigenti della Edag, ciascun esemplare della Light Car potrà essere individuato attraverso un sistema di utilizzo condiviso on-line, che permetterà agli abbonati di trovare la vettura più vicina al luogo di ricerca, grazie a un GPS presente a bordo della citycar. Di più: per sapere se un’unità sarà “libera” oppure già stata prenotata da un altro abbonato, è stato studiato un sistema di illuminazione che intorno alla vettura proietterà un messaggio visivo.
Piergiorgio Pescarolo