7 ingredienti di origine animale che si nascondono nei prodotti comuni

A prima vista, per chi ha scelto un’alimentazione vegan, potrebbe sembrare molto semplice evitare nella propria dieta prodotti di origine animale. Dopo tutto, carne, latticini, uova, pesce, ecc..non hanno bisogno di presentazioni. Ma in realtà è invece molto più difficile di quanto sembri! Infatti, come abbiamo visto anche nei 7 alimenti comuni dove si nascondono grassi animali, spesso ingredienti di origine animale possono nascondersi proprio in quei cibi e bevande di cui non sospetteremmo mai.

A prima vista, per chi ha scelto un’alimentazione vegan, potrebbe sembrare molto semplice evitare nella propria dieta prodotti di origine animale. Dopo tutto, carne, latticini, uova, pesce, ecc… non hanno bisogno di presentazioni. Ma in realtà è invece molto più difficile di quanto sembri! Infatti, come abbiamo visto anche nei 7 alimenti comuni dove si nascondono grassi animali, spesso ingredienti di origine animale possono nascondersi proprio in quei cibi e bevande di cui non sospetteremmo mai.

Ad esempio lo sapevate che la cheratina presente nel vostro shampoo preferito viene estratta proprio dagli zoccoli, piume, corna e peli delle più belle creature viventi? Oppure che la famosa essenza di muschio, che sembrerebbe derivare da una pianta, in realtà viene estratta dai genitali del piccolo cervo asiatico del nord senza corna?

E non è finita qui, spesso in alcune tipologie di vini o addirittura birre si può trovare: colla di pesce, albume d’uovo e perfino sangue di bue!

Ovviamente tutto questo per rendere la bevanda non solo più piacevole al gusto ma anche all’occhio.

Ma andiamo con ordine e tenetevi forte perché ecco che arriva la top dei 7 ingredienti di derivazione animale che si nascondono nei prodotti di uso comune.

Carminio

Carminio no, non è uno strano nome di persona, bensì un colorante naturale rosso estratto dal corpo disseccato dell’insetto cocciniglia del carminio (Dactylopius coccus). Questo si può trovare facilmente in bevande alla frutta, salse, ciliegie candite in barattolo, ma è spesso anche usato nei cosmetici o addirittura nellepitture ad olio o negli acquarelli per colorare.

Solitamente quando viene utilizzato come additivo alimentare, il carminio deve essere inserito negli ingredienti presenti nell’etichetta sulla confezione.

In realtà l’allevamento di questi insetti, al fine dell’estrazione del colorante, risale al Messico di ben 400 anni fa, ed oggi, secondo una relazione del Wall Street Journal, gli insetti sono allevati in alcune aziende del Perù, del Messico e delle Isole Canarie, dove si nutrono di cactus. La polvere colorata è estratta e filtrata dai corpi riscaldati ed essicati dell’insetto femmina. Ci vogliono 70.000 coleotteri per fare un chilo di carminio buono sul mercato.

Ma questo colorante non è solo un pericolo per chi ha deciso di seguire un alimentazione vegan, piuttosto lo è per la salute di chiunque altro, in quanto le allergie che ne derivano posso essere molto gravi.

Caseina

La caseina è una proteina che si trova principalmente nel latte fresco. È utilizzata spesso come legante in molti alimenti ad esempio nel pane, nei cereali trasformati, nelle zuppe istantanee, nella margarina, nei condimenti per l’insalata nei dolci e in molti preparati per torte. Ma si può trovare anche in alcuni farmaci e per rendere le cose più difficile anche in alcuni prodotti etichettati “senza lattosio”, in quanto questa indicazione non sempre significa “senza latte”. Ma la difficoltà non è solo per chi ha scelto una dieta vegan, piuttosto lo è anche per chi è allergico, come nel caso del carminio, alla caseina. Infatti questo prodotto di origine animale deve essere espressamente indicato nell’etichetta, ed è uno dei buoni motivi per leggerle sempre molto attentamente.

Gelatina

Per molti di noi, spesso, un dovere quotidiano è proprio quello di assumere ogni mattina delle vitamine: sostanze nutritive importantissime che però sono molte volte racchiuse in un piccolo cappuccio di “gel”, un piccolo tappo fatto appunto di gelatina.

Una definizione generica di gelatina potrebbe essere questa: incolore, agente addensante che viene utilizzata spesso per dare corpo ai dolci. Questo addensante che solitamente viene utilizzato nell’industria farmaceutica ed alimentare è appunto di origine animale, ed è preparato partendo dalla denaturazione termica del collagene, isolato dalla pelle e dalle ossa degli animali. Ma può anche essere estratto dalla pelle del pesce.

Possiamo trovare la gelatina non solo nelle caramelle o sopra le vitamine o medicinali in genere ma anche molto spesso nello yogurt e nei cereali.

Dunque molta attenzione! Un ottimo sostitutivo della gelatina e assolutamente naturale è l’ agar agar conosciuto anche come “kanten”.

LEGGI anche: Agar agar: la gelatina vegetale dalle alghe. proprietà, usi e dove trovarlo

Colla di pesce

Se tutto quanto detto fin’ora non vi ha per niente stupito allora forse sarete pronti per questo: la colla di pesce si ottiene dalla vescica natatoria dello storione ed è spesso usata per schiarire vini (in particolare quelli bianchi) e birre. Sarebbe arrivato proprio il caso di lasciare ai pesci le loro vesciche e stare più attenti nel momento in cui si acquista una bottiglia di vino. Meglio preferire sempre un buon bicchiere di vino biologico. E per chi ha voglia di dissetarsi con una “bella bionda” anche qui la scelta non manca, addirittura non sapevate che una Birra al giorno toglie diabete e ipertensione di torno?

Caglio

Una delle ragioni per cui molti vegetariani esitano ad intraprendere la via verso il veganismo, è proprio il formaggio. Più in particolare, non vogliono smettere di mangiare il formaggio e gli orrori sono meno evidenti con i prodotti lattiero-caseari rispetto a quelli con la carne.

Ma forse però ci si dimentica del caglio e della sua provenienza. Infatti il caglio di origine animale è estratto dai vitelli o ovicaprini non svezzati, ed è utilizzato proprio per la produzione del formaggio. A peggiorare le cose, circa l’80 e il 90% di formaggi in commercio prodotti negli Stati Uniti e in Inghilterra contengono caglio a base di OGM, ovvero geneticamente modificato.

Siero

Un sottoprodotto della produzione del formaggio, il siero è la parte liquida del latte che si separa dalla cagliata durante la caseificazione. Il siero è spesso utilizzato come additivo in alcuni prodotti alimentari e di pasticceria, e come cibo per animali. Il siero, essendo un’ottima fonte di proteine, è la base di bevande proteiche degli atleti e di tutti coloro che desiderano costruire o riparare i propri tessuti muscolari. È inoltre un importante complemento per chi ha una mobilità limitata agli arti, in quanto contribuisce alla prevenzione di atrofia delle cellule muscolari. Essendo un prodotto di origine animale è indiscutibilmente fuori di una dieta vegan, ma essendo una superlativa fonte di proteine molti vegetariani soprattutto sportivi lo ricercano come ingrediente.

Ma dove si trova nascosto il siero? Ebbene si, nei cereali in scatola, nel pane ed infine nel muesli.

Crudeltà

E per finire… l’istituzione moralmente indifendibile e scientificamente debole della sperimentazione animale è l’ingrediente spaventosamente nascosto in una vasta gamma di prodotti

Per porre fine a questa pratica arcaica, dobbiamo educare noi stessi e il lavoro verso metodi alternativi di scoperta e ricerca per creare nuovi prodotti cruelty-free dunque rigorosamente non testati sugli animali.

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