Lipton testa i suoi prodotti sugli animali? Quello che mai avreste immaginato dentro una tazza di tè

Anche in un prodotto apparentemente “innocente” come il tè si nascondono dubbi e insidie. A quanto pare anche nella nostra tazza di tè che beviamo tutte le mattine scorre il sangue di animali innocenti. Alcuni dei maggiori produttori al mondo di tè e in particolare Lipton, sarebbero, infatti, impegnati in attività di sperimentazione animale e vivisezione piuttosto crudele.

Anche in un prodotto apparentemente “innocente” come il tè si nascondono dubbi e insidie. A quanto pare anche nella nostra tazza di tè che beviamo tutte le mattine scorre il sangue di animali innocenti. Alcuni dei maggiori produttori al mondo di tè e in particolare Lipton, sarebbero, infatti, impegnati in attività di sperimentazione animale e vivisezione piuttosto crudele.

A denunciarlo è la PETA, la maggiore associazione americana per la difesa dei diritti degli animali che in un articolo spiega i metodi cruenti utilizzati dalla Lipton per testare (o pagare aziende esterne per farlo) i suoi prodotti su topi, ratti, conigli e piccoli maiali al fine di valutarne le conseguenze sulla salute dell’uomo, pur essendo ormai chiaro che tali sperimentazioni non sono sufficienti per stabilire un legame diretto e fornire indicazioni attendibili sulle conseguenze per il genere umano. In particolare, secondo l’associazione:

  • I conigli sono stati alimentati con un’alta percentuale di grassi e di colesterolo in modo da provocare loro un indurimento delle arterie per poi, alimentati con il tè, verificarne l’azione benefica nel ridurre le lesioni formate sulle arterie degli animali. Dopo l’esperimento, ai conigli sono state tagliate le teste.
  • the_Lipton_vivisezione

  • I topi sono stati allevati in modo da far sviluppare loro una dolorosa infiammazione intestinale per poi essere alimentati con ingredienti del tè al fine di vedere se questo abbia effetti benefici sulla loro condizione. Dopo la prova i piccoli animali vengono uccisi soffocandoli o rompendo loro il collo.
  • I ratti sono stati invece costretti a mangiare una dieta ricca di zuccheri per poi somministrare loro del tè in modo da capire se questo riesca a proteggere contro i danni cerebrali indotti dallo zucchero. Altri topi che avevano invece la parete addominale forata sono stati alimentati con ingredienti del tè attraverso un tubo nello stomaco al fine di esaminare l’assorbimento del tè nel corpo per poi essere uccisi congelati con l’azoto liquido e schiacciati.
  • I mailini invece sono stati esposti alla tossina di E.coli e poi essere alimentati con il tè al fine di vedere se questa bevanda avesse effetti preventivi contro la perdita di liquidi e la diarrea. Durante i test i ricercatori avrebbero addirittura tagliato parti dell’intestino mentre gli animali erano ancora vivi. I piccoli suini sono stati poi uccisi.

Per questo la PETA invita tutti, prima di bere un sorso di tè di leggere bene le etichette, ma soprattutto ad unirsi a loro nel chiedere a Lipton di fermare tali crudeltà.

Questo non significa smettere del tutto di bere il tè: altre marche come la stessa Twinings hanno garantito di non effettuare test sugli animali. E il vostro tè preferito ha fatto altrettanto?

Simona Falasca

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