Risparmio energetico, abbattimento delle emissioni inquinanti, recupero delle acque piovane, riciclo dei materiali di costruzione: le parole d'ordine della riqualificazione energetica e del riassetto edilizio per costruzioni eco friendly. Secondo un recente rapporto, questo fenomeno è in generale crescita, coinvolge 705 Comuni italiani che hanno scelto la strada della sostenibilità nell'edilizia e interessa 19 milioni di persone che abitano in città grandi e piccole.
Risparmio energetico, abbattimento delle emissioni inquinanti, recupero delle acque piovane, riciclo dei materiali di costruzione: le parole d’ordine della riqualificazione energetica e del riassetto edilizio per costruzioni eco friendly. Secondo un recente rapporto, questo fenomeno è in generale crescita, coinvolge 705 Comuni italiani che hanno scelto la strada della sostenibilità nell’edilizia e interessa 19 milioni di persone che abitano in città grandi e piccole.
È quanto emerge dal terzo rapporto Onre (sigla che indica l’Osservatorio nazionale Regolamenti edilizi per il risparmio energetico), pubblicato a cura di Legambiente e del Cresme (Centro di ricerche economiche, sociologiche e di mercato nell’edilizia) presentato in questi giorni a Milano.
Nel documento emerge che le amministrazioni comunali “virtuose”, cioè quelle che hanno intrapreso dei progetti di sostenibilità edilizia per affrontare un’evoluzione del processo di costruzione di nuovi edifici, sono 705, pari al 9% dei Comuni italiani (in crescita, dunque, rispetto ai 557 censiti nel 2009). In termini di popolazione, esprimono il 31% sul totale nazionale.
Un dato che mette in risalto come, da un lato, sempre più amministrazioni locali vanno incontro alle normative dell’Unione europea, secondo le quali nel 2021 tutti gli edifici di nuova costruzione (pubblici e privati) dovranno essere “neutrali” dal punto di vista energetico (“Dovranno soddisfare le esigenze di riscaldamento e di raffrescamento grazie alle energie rinnovabili, oppure non ne avranno bisogno”, sottolinea Edoardo Zanchini, responsabile di Legambiente per le Energie e le infrastrutture).
Nell’Osservatorio è emersa una identica attenzione, nell’Italia settentrionale come a quella meridionale, verso l’adeguamento delle amministrazioni alle normative europee. Così, fra i Comuni più virtuosi – dislocati in tutte le aree del Paese, con una maggiore concentrazione al centro nord: Lombardia, Toscana ed Emilia Romagna in particolare – sono stati indicati Collegno (in provincia di Torino), la zona dell’Empolese e della Val d’Elsa e Salerno, come quelli che hanno già approvato dei regolamenti edilizi che affrontano tutte le questioni legate alla sostenibilità.
Piergiorgio Pescarolo