Inaugurato l’impianto fotovoltaico dell’azienda vitivinicola Centopassi

Un vino all'insegna della legalità e, da oggi, anche della sostenibilità ambientale. È questo il nuovo traguardo raggiunto dalla Cooperativa Sociale Placido Rizzotto Libera Terra

Un vino all’insegna della legalità e, da oggi, anche della . È questo il nuovo traguardo raggiunto dalla Cooperativa Sociale Placido Rizzotto Libera Terra, che insieme alla Pio La Torre Libera Terra si occupa da qualche anno – progetto Centopassi – della gestione di 400 ettari di terreni (di cui 60 adibiti a vigneto) confiscati a Cosa Nostra e affidati loro dal Consorzio Sviluppo e Legalità. Proprio da quei 60 ettari di vigneti si ottengono ogni anno la bellezza di 350.000 bottiglie di vino, tra cui il Catarratto, il Nero D’avola e il Grillo… d’ora in avanti con un valore aggiunto in più: l’80% del fabbisogno energetico lo fornirà il sole.

Su quattro pensiline (30 m ciascuna) di un bene del Consorzio a San Cipirello (prov. di Palermo) è stato infatti inaugurato un piccolo impianto fotovoltaico in grado di tagliare di 15,2 tonnellate la CO2 emessa ogni anno dall’azienda vitivinicola Centopassi, produttrice “materiale” del vino. L’operazione è stata resa possibile da un lato dalla consulenza e competenza della società milanese La Esco del Sole, specializzata in pianificazione energetica, dall’altro dal lavoro di 10 ragazzi provenienti da situazioni disagiate e selezionati dopo un corso di formazione al centro Padre Arrupe di Palermo, che in veste di tecnici hanno installato i moduli fotovoltaici sulle quattro pensiline.

Il tutto si inquadra nel più ampio progetto Libero sole su libera terra, una campagna che prevede la realizzazione di impianti fotovoltaici “sulle strutture affidate alle cooperative che gestiscono terre liberate dalla mafia”. Nel sito di Libera si parla di un metodo di finanziamento volontario, quello cioè dei gruppi GAESGruppo Acquisto Energetico Solidale – ma non è chiaro se sia stato adottato questo metodo anche per la realizzazione dell’impianto di San Cipirello. Fatto sta che quello della Cooperativa Placido Rizzotto è il primo esempio di una, si spera, lunga e inedita lista, in cui l’energia pulita ènon solo al servizio dell’ambiente, ma anche della legalità.

Roberto Zambon

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