Si è conclusa iera la Settimana Europa per la riduzione dei rifiuti. Ecco il bilancio di Legambiente e i commenti sull'addio ormai prossimo ai sacchetti di plastica
Il 73% degli italiani ha votato sì al referendum virtuale “Vuota il sacco“, indetto da a favore dell’utilizzo della sporta riutilizzabile invece dei sacchetti di plastica, che andranno in pensione dal prossimo mese di gennaio.
In occasione, della Settimana Europea dei Rifiuti, svoltasi dal 20 al 28 novembre, Legambiente ha raccolto 19.723 voti in 98 “seggi” nelle piazze e nei supermarket di 80 comuni italiani. I risultati “elettorali” hanno visto così una schiacciante vittoria della sporta sul sacchetto, preferita dal 73,4% dei cittadini, seguita dal sacchetto in bioplastica (16,2%) ed infine dalla busta di carta (10,4%).
Ma all’interno della campagna “Ridurre si può”, Legambiente ha organizzato numerose altre iniziative volte a sensibilizzare ed informare i cittadini sull’importanza della scelta della sporta e sugli sprechi da evitare per ridurre i rifiuti nel nostro paese. Da nord a sud, le piazze sono state animate da stand informativi, laboratori didattici, animazione per i bambini e mercatini del riuso, convegni e documentari.
Questo il commento di Rossella Muroni, direttore generale di Legambiente: “Secondo le dichiarazioni del Governo, a partire da gennaio 2011, la vecchia busta di plastica dovrebbe essere definitivamente dismessa. Eppure a distanza di un mese, mancano ancora i decreti attuativi per completare l’iter di legge in realtà e predisporre effettivamente le modalità con cui dovrebbero orientarsi i produttori, la grande distribuzione e i consumatori stessi“.
Serve una risposta concreta da parte delle istituzioni per far fronte ad un problema diventato ormai impellente: “La battaglia contro gli imballaggi inutili passa anche per la messa al bando dei sacchetti tradizionali, che inquinano e uccidono, secondo l’Unep, 100 mila mammiferi marini ogni anno – ha continuato Muroni – Ed è per questo che nel corso del weekend abbiamo raccolto migliaia di firme con la petizione “Stop ai sacchetti di plastica” con cui richiedere al Governo l’effettivo stop ai sacchetti“.
Sono già 100 mila le firme raccolte in due mesi a partire dalle giornate di volontariato di Puliamo il Mondo, quando i cittadini volontari hanno raccolto i sacchetti dispersi nei giardini e nei prati, lungo le sponde dei fiumi o sulle spiagge.
Le premesse per l’addio ai sacchetti di plastica ci sono tutte. Secondo un’indagine di Legambiente oltre 100 comuni hanno dato avvio a iniziative per l’eliminazione delle shopper o emanato ordinanze, mentre 250 hanno affermato di averne l’intenzione. Primo tra tutti quello di Torino che ha già votato all’unanimità il divieto di distribuzione degli shopper.
La svolta è già iniziata, i sacchetti di plastica dovrebbero ormai avere i giorni contati.
Francesca Mancuso