Impianti fotovoltaici e pannelli solari termici sono la combinazione perfetta per ottenere corrente elettrica e acqua calda dal sole. Almeno fino ad oggi. L'azienda californiana Cogenra Solar, infatti, ha appena completato per conto della Sonoma Wine Company (impresa vinicola anch'essa californiana) il primo impianto solare ibrido al mondo, in grado sia di produrre elettricità sia di scaldare acqua grazie all'irragiamento solare. Il tutto, ovviamente, a impatto zero.
impianti fotovoltaici e pannelli solari termici sono la combinazione perfetta per ottenere corrente elettrica e acqua calda dal sole. Almeno fino ad oggi. L’azienda californiana Cogenra Solar, infatti, ha appena completato per conto della Sonoma Wine Company (impresa vinicola anch’essa californiana) il primo impianto solare ibrido al mondo, in grado sia di produrre elettricità sia di scaldare acqua grazie all’irragiamento solare. Il tutto, ovviamente, a impatto zero.
L’impianto, che copre una superficie di 1.207 metri2 (meno di due campi da calcetto), è costituito da 15 moduli Cogenra SunBaseTM, divisi in tre file da cinque moduli ciascuna. Ogni singolo modulo è formato da una parte centrale – pannello+serpentina – e da due ali laterali – parabole a concentrazione. In pratica, i raggi del sole colpiscono le superfici specchiate delle parabole e “rimbalzano” contro la parte centrale, da un lato attivando le celle fotovoltaiche e dall’altro scaldando il liquido all’interno della serpentina. Quest’ultimo, come avviene in tutti gli impianti di cogenerazione, andrà poi a scaldare l’acqua tramite un apposito sistema di scambio tubature/serbatoi.
Secondo i produttori, l’efficienza raggiunta con questo sistema è intorno all’80%, a fronte di una media di mercato del 16 %. sta di fatto che la produzione di energia rinnovabile – 272 KW/h di cui 222 di equivalente acqua calda e 50 di energia elettrica – consentirà alla Sonoma Wine Company di scalare altre posizioni nella classifica delle imprese vinicole più green d’America. Già da anni, infatti, l’azienda californiana si era distinta per l’impegno ambientalista (EPA Climate Leader dal 2005), avendo ridotto le proprie emissioni di gas serra e utilizzando solo il metano come combustibile per scaldare l’acqua. E proprio il consumo di metano “verrà ridotto del 50 %, mentre il fabbisogno energetico generale” – ha detto il Ceo di Cogenra Gilad Almogy – “sarà coperto per circa il 10 %”.
A credere nel progetto, comunque, non sono solo quelli di Cogenra: Vinod Khosla ha subito investito 10,5 milioni di dollari, sostenendo che la tecnologia abbia ottime potenzialità. Il che, detto dal fondatore della Sun Microsystem (oggi Sun Oracle), venduta nel gennaio di quest’anno per 7,4 miliardi di dollari, fa un certo effetto.
Roberto Zambon