Si chiama “Ecomagination Challenge”, ed è organizzato dalla General Electric. E' un concorso che premia i ricercatori e gli imprenditori, a livello mondiale, che lanciano nuove idee di impresa eco sostenibile e soluzioni innovative per l'energia pulita.
La competizione, partita lo scorso luglio, si è conclusa in questi giorni, a New York, con la cerimonia di premiazione dei progetti ritenuti più interessanti (per i quali è stato organizzato un montepremi da 200 milioni di dollari), suddivisi in tre categorie: Smart grid, Energie rinnovabili, Eco buildings.
Le “classifiche” sono state due: l’”Innovation Award” (cinque aziende premiate, e che hanno ricevuto ciascuna 100mila dollari da destinare allo sviluppo dei propri progetti); e “Partnership”, nel quale 12 progetti, arrivati da centri e istituti di ricerca, università, ricercatori e start up da tutto il mondo, sono stati selezionati come partner per nuovi investimenti da parte della General Electric.
Nel dettaglio, ecco i vincitori del concorso per l’Innovation Challenge Award.
La Capstone Metering, con sede nel Texas, ha presentato l’IntelliH2O, dispositivo di gestione in tempo reale per sistemi idrici: una soluzione creata per risparmiare acqua ed eliminare l’esigenza di una lettura manuale del contatore.
La ElectricRoute (New Hampshire) ha sviluppato una rete di comunicazione per sistemi di trasmissione e distribuzione di energia elettrica: una tecnologia che elimina la necessità di ricorrere a sensori duplicati e linee in rame.
Dall’Israele, la GridON ha creato un limitatore di corrente che protegge le linee elettriche da interruzioni e guasti attraverso un sistema di espansione verso risorse energetiche alternative.
Dalla stessa Nazione, è stato premiato il sistema di turbine eoliche gonfiabili WinFlex, provviste di rotore in materiale composito leggero, flessibile ed economico: si ipotizza una riduzione del 50% dei costi di installazione e tre – quatto anni di rendimento sull’investimento.
Sempre dal New Hampshire, è stato premiato l’Ice Code, un sistema sviluppato in collaborazione con il Darmouth College, progettato per la rimozione del ghiaccio dalle turbine eoliche mediante impulsi ad alta potenza di calore dall’interno: un dispositivo che riduce notevolmente la quantità di energia per lo scongelamento e i tempi di “fermo”.